Cosa succede quando si incontrano persone che suonano da una vita? Musicisti che hanno fatto scuole? Musicisti con alle spalle una lunga esperienza live in posti possibili ed impossibili? Di solito una bella jam session, forse un paio di serate live nei pub locali, raramente invece un disco d'autore, perché trovare un'identità musicale propria non è affatto facile né scontato anche se si la cerca per trent'anni. In Viaggio con Alice è il primo disco dei P.C.P (Piano Che Piove), una band composta da Sabrina Botti alla voce, Mauro Lauro e Ruggero Marazzi alle chitarre acustiche e classiche, Massimiliano Ghirardelli al contrabbasso e la partecipazione di Giuseppe Mele alla batteria. Una formazione acustica, dunque, e un genere che varia dal folk al country passando per momenti dalle sfumature latin. Sul disco troviamo nove brani, direi più nove istantanee che, oltre ad un'elevata capacità autoriale e interpretativa, dimostrano ancora una gran voglia da parte dei P.C.P di ricercare in se stessi e nella vita che li circonda il proprio posto nel mondo. Sono canzoni oneste, senza troppa polvere attorno, spesso frammentate tra i vari memoir ed eventi quotidiani, formando cosi uno stream di riflessione che accompagna la loro esistenza urbana. Ci sono piaciute particolarmente Le Ore Contate, primo singolo dalle atmosfere notturne e delicate, un latin-jazz sul quale la voce della Botti si posa con leggiadria e in cui riesce a trovare la sua espressione migliore, e Il Cartografo, soprattutto per l'originalità delle liriche, che ci portano fuori dalla solita quotidianità andando a toccare lo storico e il mitico: “almeno una volta sulle ali del falco io vorrei volare...”. Musica da “ascoltare”, nella più pura accezione del termine, magari con una tazza di buon tè bollente tra le mani a riscaldare il nostro petto ed un plumbeo panorama da ammirare alla finestra. http://pcppianochepiove.ban dcamp.com/releases https://www.facebook.com/ pianochepiove?fref=ts
Pubblicato il 02/03/15