GIUBBONSKY - Vera la prima - Vrec, 2015
Terzo album in studio dopo il
controverso “Testa di nicchia”
per Guido Rolando in arte
Giubbonsky, cantautore milanese
nato a Casale
Monferrato, che, con rock e
ironia, cerca di dare uno
spaccato della società prendendo
a cuore una serie di
tematiche a lui care. Mentre
il disco è registrato in presa
diretta alla “buona la prima”
come in realtà si facevano i
dischi negli anni settanta,
sono appunto i testi e le
tematiche attuali a catturare
maggiormente l’attenzione:
dal suo amore per Milano
(“Piccola grande mela”), alla
sensibilizzazione delle morti
sulla strada in bicicletta nel
brano “Caramella” (in ricordo
di due vittime delle due
ruote: Graziano Predielis e
Fabio Chiesa), fino ad un
nuovo atto d’accusa verso il
caso Eternit nel brano
“Svizzero” (già nel precedente
album aveva toccato l’argomento
con il brano
“Pattume”) ed al dramma
delle sarte di Barletta (“Fall
down in Barletta”).
Arricchisce l’album una cover
inusuale: “Il cuore è uno zingaro”
di Nada e Nicola di
Bari, brano che trionfò al
Festival di Sanremo nel
1971, quasi a legare con la
modalità di registrazione del
disco, tipica di quegli anni.
Giubbonsky musica il tutto
con attenzione affiancato
dalla sua band con al basso
Mega (Malakia e Ottoni a
Scoppio) e alla batteria Fabio
Bado (Contrabbanda): tra
funky/rap/rock e cantautorato
classico Giubbonskyha il
merito di portare l’attenzione
tramite le proprie canzoni su
argomenti che la maggior
parte degli artisti oggigiorno
evitano con accuratezza.
www.giubbonsky.it
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