THEE OH SEES - MUTILATOR DEFEATED AT LAST (2015)
Impulsi e suoni che evocano presenze di strani soggetti mossi da una strana forma di intelligenza nervosa, dentro notti piegate tra schemi irregolari e seduti davanti al bancone di una stomachevole tavola calda a Brownsville Brooklyn con la sigaretta sospesa tra le labbra in attesa di chissà che cosa. Il martellante rumore di bicchieri dal fondo spesso sbattono sopra un bancone e riproducono scenari sonori di fabbriche in rotazione meccanica.
John Dwyer, sebbene cambiando spesso progettualità e divise musicali nei lavori succedutisi dal 2002 (anno di uscita di Hands On The Control con i Coachwhips) fino a Mutilator Defeated At Last dello scorso anno, ha da sempre proiettato immagini fantastiche e ruvide attraverso le sue azioni chitarristiche, scarabocchiando costantemente pellicole nevrasteniche e tirate.
La band di Dwyer spazia anche in questa fatica tra garage e punk dove sorgono a tratti ballate di sixties e tracce di psichedelia, proseguendo con questo disco un percorso solido, raramente banale e di un impatto live che definire travolgente è ben poco.
Quest’anno visti e rivisti, prima a Barcellona ed a Marina di Ravenna poi, non hanno mostrato cenni di cedimento, mostrando altresì, sempre difronte ad un nutrito pubblico, una grinta ed una personalità marziana.
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