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ART OF NOISE “IN NO SENSE? NONSENSE!” - MusicClub Summer 2017
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ART OF NOISE “IN NO SENSE? NONSENSE!”

Il pacchetto deluxe doppio CD contiene l’audio nuovamente rimasterizzato più 22 registrazioni inedite estrapolate dai nastri originali, diverse versioni singole e una moltitudine di missaggi, alcuni disponibili su CD per la prima volta. Le collaborazioni includono Paul McCartney in “Spies Like Us” e Duane Eddy in “Lost Innocence” e “Spies” che completano la trilogia del gruppo con il maestro del Twang, collaborazione che iniziò con la rielaborazione di “Peter Gunn”, vincitore di un Grammy Award nel 1987. I singoli includono inoltre “Legacy” e “Dragnet” con il campionamento di Dan Aykroyd e Tom Hanks. Questa ristampa diventa ancora più scottante dopo il recente “reboot” live dei cofondatori degli Art of Noise Anne Dudley, JJ Jeczalik e Gary Langan che a maggio di quest’anno si sono esibiti sold-out al British Library, senza contare le future date che presto saranno annunciate. “”In No Sense? Nonsense!” è un album piuttosto complesso. È sofisticato, variegato e intelligente. Non ci sono brani che si prestano a diventare singoli (“Dragnet” è stato un dirottamento) ma ci sono delle splendide tracce. “Ode to Don Jose”, ad esempio è adorabile” – Anne Dudley “La mia traccia preferita di “In No Sense? Nonsense!”? Direi “A Day at the Races”. Semplicemente amo il suo groove. È stata per gran parte registrata live in un nastro largo mezzo pollice. È straordinario. Insieme agli strumenti di “Darkness”, definisce il nostro uso di suoni e colori astrusi per creare la ritmica” - JJ Jeczalik “Pubblicato originariamente nella tarda estate del 1987, “In No Sense? Nonsense!” è un album di giustapposizioni. In quel periodo gli Art of Noise non erano più un gruppo, ma erano diventati un duo: Gary Langan aveva lasciato il progetto dopo “In Visible Silence” lasciando Anne Dudley e JJ Jeczalik al timone. Essendo più che due semplici musicisti, con stili differenti sono riusciti ad affiancare due modi completamente diversi di fare musica. Una serie di collaboratori americani - da Arthur Baker ai Fat Boys passando per Duane Eddy - sono stati contrapposti alla quintessenza inglese, il coro della Ely Cathedral e il suono dell’Intercity 125. La tecnologia all’avanguardia - the Akai S900 e la Fairlight Series III- è stata invece opposta a pezzi classici e al piano. E da un album che originariamente includeva solo un singolo furono estrapolate una serie di tracce che furono utilizzate come soundtrack per i film di Hollywood: “Dragnet” (che fece guadagnare agli Art of Noise una seconda nomina ai Grammy), “Spies Like Us” (con Paul McCartney), “Earth Girls Are Easy” (per Julian Temple), “Silence Like Glas”s e “Disorderlies”. Gli Art Of Noise sono riusciti in qualche modo a pubblicare il loro lavoro più connesso e fluido: 70 minuti di armonia ininterrotta e in progressione. Nonostante queste giustapposizioni o forse grazie a queste?” - Ian Peel, dalle note di copertina della deluxe edition
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