Hanni El Khatib è un musicista singolare, capace di album che si muovono tra garage, alternative rock, blues e sprazzi di R&B vintage e hip-hop lo-fi, e la sua caratura è riconosciuta a livello internazionale. ‘Flight’ è il suo quinto album, il più incisivo e strutturato della sua carriera, il più lisergico registrato ad oggi.‘Alive’, nuovo singolo di Hanni El Khatib, ha un groove unico alimentato da un narcotico riff di piano jazz costruito su un euforico ritornello che recita: "I can't believe I survived." A proposito del brano l’artista ricorda il serio incidente d’auto in cui è stato coinvolto lo scorso aprile e di come si sia fortunatamente salvato. La traccia è il secondo estratto dal nuovo album, seguito del primo brano ‘STRESSY’ e del video diretto da Daniel Pappas. ‘Flight’ arriva a tre anni da ‘Savage Times’ e dalle collaborazioni con Frank Leone ("Solid Gold" e "Crown"), il singolo con il duo losangelino disco-not-disco De Lux ("Power Struggle), i due brani con l’artista messicano-americano Rudy De Anda ("Plastered Beach" e "Jealous Guy") e la produzione dell’esordio del duo di LA Pinky Pinky. Hanni El Khatib, classe 1981, è un artista americano, ma di orgini palestinesi e filippine, multistrumentista, songwriter e produttore, ma anche regista di video e socio dell'etichetta discografica californiana Innovative Leisure. Il suo secondo album del 2013 ‘Head in the Dirt’ è stato prodotto da Dan Auerbach dei Black Keys e in quell'occasione è stato definito dall'influente quotidiano inglese The Guardian "uno skater cresciuto a vintage rock e R&B che con il suo sporco rock’n’roll sta tenendo vivo lo spirito del ’76."
Pubblicato il 03/04/20