LA MONTE YOUNG "Trio per archi"
La Monte Young È una leggenda e un'icona per quasi tutti i fan del suono sperimentale. Nato nel 1935 a Los Angeles, Young ha iniziato la sua carriera come sassofonista jazz, suonando con Billy Higgins, Dennis Budimir, Don Cherry e numerosi altri, prima di trasferirsi a Berkeley, dove ha incontrato gli amici e collaboratori di lunga data Terry Riley e Angus MacLise, come così come il compositore Dennis Johnson, altra figura cruciale nello sviluppo della musica minimale.Dopo il suo trasferimento a New York nel 1960, Young entrò in contatto con un gruppo di artisti vagamente organizzati sotto la bandiera di Fluxus - George Maciunas, Jackson Mac Low, Dick Higgins, Alison Knowles, Henry Flynt, Tony Conrad, ecc. - e divenne rapidamente famoso per un nuovo territorio di musica duratura, spesso microtonale, che stava componendo, così come per una serie di concerti che ha curato nel loft di Yoko Ono. Una delle opere già nel suo arsenale, composta nel 1958, era il monumentale Trio for Strings, che presentò per la prima volta nel 1962 davanti a un pubblico che includeva Andy Warhol, che venne con il regista Jonas Mekas, che in seguito affermò che la staticità di Warhol i film sono stati direttamente ispirati da ciò che ha sentito. Nonostante sia stato ampiamente eseguito per più di mezzo secolo, fino ad ora non ha mai avuto un'uscita autorizzata.Trio for Strings, composto per violino, viola e violoncello, consiste quasi interamente di toni sostenuti e pause. È il primo lavoro di Young ad abbracciare completamente la composizione "statica", così come la composizione serialista. Ancora più importante è il fatto che al suo interno si trova un insieme di quattro note, ricorrenti in tutto il pezzo, che sarebbe diventato noto come "Dream Chord", che Young avrebbe continuato a esplorare nei decenni successivi.
Come la maggior parte dei fan di La Monte Young sanno, il compositore raramente considera le sue opere complete, spesso ritornandovi numerose volte nel corso dei decenni. Non è da meno il caso di Trio for Strings. Nel 1986, ha iniziato a lavorare con il violoncellista Charles Curtis per sviluppare versioni alternative di questo lavoro iconico, culminando nel 2005 con una nuova incarnazione di giusta intonazione per sestetto, eseguita dal Theatre of Eternal Music String Ensemble sotto la direzione di Curtis. Queste innovazioni sono andate ancora oltre nel 2015 con una serie di esibizioni al Dia Chelsea, che l'hanno estesa a ben tre ore di durata.
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