WAYNE SHORTER "EMANON"
La leggenda del jazz - vincitore di 10 Grammy® – Wayne Shorter è pronto a pubblicare il suo progetto a lungo atteso: Emanon, la prima pubblicazione dai tempi di 2013 Without A Net (2013) che segnò il clamoroso ritorno all’etichetta Blue Note, su cui aveva iniziato la sua celebrata carriera nel 1964. Emanon è una straordinaria esperienza musicale e visiva, in un triplo album con musiche originali composte e interpretate da Shorter alla testa del Wayne Shorter Quartet – con il leader ai sassofoni soprano e tenore, Danilo Perez al pianoforte, John Patitucci al contrabbasso e Brian Blade alla batteria – con e senza la Orpheus Chamber Orchestra, ensemble di 34 elementi. Alla musica si accompagna una graphic novel scritta da Shorter insieme a Monica Sly, e illustrata da Randy DuBurke. Emanon è una pubblicazione solo su supporto fisico, e sarà disponibile in due formati: la versione standard che racchiude i tre CD e la graphic novel, e la Deluxe Edition che - in una splendida confezione - oltre ai tre CD e alla graphic novel contiene anche la versione in tre LP su vinile da 180 g. Guarda il trailer QUI.
DISC 1
The Wayne Shorter Quartet With Orpheus Chamber Orchestra
1. Pegasus
2. Prometheus Unbound 3. Lotus
4. The Three Marias
DISC 2
The Wayne Shorter Quartet Live In London
1. The Three Marias
2. Lost And Orbits Medley
DISC 3
The Wayne Shorter Quartet Live In London
1. Lotus
2. She Moves Through The Fair
3. Adventures Aboard The Golden Mean 4. Prometheus Unbound
***
Nel febbraio del 2013, dopo la realizzazione di Without a Net, The Wayne Shorter Quartet interpretò quattro composizioni con la la Orpheus Chamber Orchestra alla Carnegie Hall di New York. Shorter subito dopo portò quartetto e orchestra in studio per registrare gli stessi brani: “Pegasus”, “Prometheus Unbound”, “Lotus” e “The Three Marias”.
“Poco prima che Miles [Davis] ci lasciasse” ricorda Shorter “mi disse ‘Wayne, voglio che tu scriva per me qualcosa per orchestra d’archi, ma – per favore – lasciami una finestra aperta da cui possa uscirne’. Non disse esplicitamente ‘fa’ che gli archi swingino’. Lavorare con un’orchestra è come attraversare la strada e parlare con un vicino con il quale non hai avito contatti per 10 anni. È quello di cui il mondo ha bisogno oggi: unire le forze”.
Il titolo di questa suite orchestrale è lo stesso dato da Shorter alla graphic novel: Emanon, o “no name” letto alla rovescia. “Quando Dizzy Gillespie negli anni ‘40 compose un brano intitolato ‘Emanon’, all’epoca ero un adolescente e mi colpì molto: ‘No name’ può significare un mondo di cose. Ciò che lega Emanon ad artisti e altri eroi è la ricerca di originalità, che è quanto di più prossimo alla creazione” dice Shorter. “’L’uomo invisibile’ di Ralph Ellison e alcuni eroi dei fumetti perdono il loro potere, la propria identità, per diventare qualcosa definibile come umano, e così ogni essere umano deve fare la stessa cosa che Superman e tutti gli altri fanno”.
In seguito, il Presidente di Blue Note Don Was mise in contatto Shorter, avido lettore di fumetti, con l’arte di illustratore di DuBurke, e il sassofonista finì con l’innamorarsi delle graphic novel dedicate a Malcolm X e Deadwood Dick dell’artista nato a New York e ora residente in Svizzera. “Potevo rispecchiare me stesso, ciò che sono fin da bambino, nella visione di
Randy” dice Shorter. “Vedevo tutto questo nei suoi disegni. Nel suo tratto c’è questa determinazione, questo ‘io voglio’, questo desiderare il mondo come dovrebbe essere”.
DuBurke aderì entusiasticamente al progetto e parlò lungamente con Shorter a proposito dei titoli delle composizioni, di meccanica quantistica (e di molto altro), per poi mettersi al lavoro ispirandosi ai quattro brani. “Ascoltavo Emanon, guardavo il video Cosmos, quello con Neil de Grasse Tyson. Qualunque cosa mi venisse in mente seduto al tavolo di disegno, ne traevo schizzi in bianco e nero o a colori” dice DuBurke. “Wayne diceva ‘nessuno farà correzioni, semplicemente procedi’. Per cui mi sono sentito completamente libero. Poi ho inviato a Wayne le prime prove”.
Con le tavole di DuBurke in mano, Sly, uno sceneggiatore che nel 2016 aveva aiutato Shorter e Herbie Hancock a scrivere la loro famosa “Open Letter to the Next Generation of Artists”, ha lavorato con Shorter a dare una struttura narrativa alla graphic novel. Idea centrale della storia è la teoria secondo la quale l’universo in cui abitiamo è solo uno di un infinito numero di universi che esistono in realtà parallele. Ascoltando ognuno dei quattro brani, Sly e Shorter provarono “una paura che sposava alla perfezione l’atmosfera di ogni singola composizione” – dice Sly. “Quella ‘paura’ definiva il mondo in cui Emanon avrebbe abitato, all’interno dell’universo specifico previsto in ognuna delle storie. E i quattro universi esistono simultaneamente – da quello che so, questo è perfettamente in linea con l’aspetto improvvisativo, quel ‘tutto- esiste-in-questo-momento tipico del jazz”.
“Emanon è – come tanti altri personaggi – in cerca di un ruolo nel mondo, nel tentativo di farne un posto migliore” dice DuBurke. I fan di Shorter ravviseranno qualcosa del musicista nel personaggio. “Wayne fronteggia le avversità senza paura” dice Sly. “Emozionato all’idea dell’ignoto. Coraggioso tanto da opporsi all’ingiustizia, da unirsi alla folla e percepire il valore di ogni singola vita intorno a lui”.
“Wayne è il grande compositore americano” dice John Patitucci. “Si è sempre avvertita l’esigenza di permettergli di esprimere tutto il suo potenziale non solo in forme musicali estese, ma anche in altre aree – figurative e narrative – in cui potesse mostrare le sue brillanti doti immaginative. Per questo, Emanon è la realizzazione di una vita”.
Con Emanon Wayne Shorter svela il suo eclettismo artistico. Ognuno potrà creare la propria personale esperienza nell’affrontare immagini e musica, ma siate pronti: questa esperienza potrà dischiudere la porta dell’ignoto. “Dopo avere letto e ascoltato Emanon, potreste cominciare ad avvertire il baluginare dell’esistenza di realtà alternative al di là e intorno alla vostra esistenza quotidiana” scrive Esperanza Spalding nella sua introduzione alla graphic novel.
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