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Arci Joe's via Milani,11 43036 Fidenza -PR Giovedì 7 Febbraio: I COSI Marco Cosma Carusino Vignera (chitarra e voce), Antonio Mesisca (basso e voce) e Stefano Stea Aquino (batteria e voce). Canzoni con una forte impronta vintage, caratterizzate da una ventata di freschezza ecover di artisti ai quali sono particolarmente affezionati. I brani de I COSI, si rifanno alle atmosfere della scena italiana anni 60, sia sul fronte del beat che su quello della musica d’autore: sono presenti il rock, la canzone d’autore, la bossanova, il pop, il valzer. Tra le varie composizioni, proporranno anche il nuovo singolo “Rosa”, un tango dal tono orientale, una ballata che descrive perfettamente il sound e lo stile de I COSI, uno dei brani più apprezzati dell’intero album. Anche il video di “Rosa” è in rotazione nelle principali emittenti tv. (fonte musicclub.it) www.icosi.it www. myspace.com/icosi http://images.musicclub.it/foto/i_/big/I_COSI.png.big.jpg Sabato 9 Febbraio: Black Eyed Dog Il suo pseudonimo è uguale al titolo di un brano di Nick Drake. E già questo gli fa guadagnare un punto nella graduatoria delle nostre preferenze. La sua voce ricorda quella di Devendra Banhart. E anche questo è un buon lubrificante per il giusto fluire delle nostre emozioni. E poi le sue sono belle canzoni. Che non è certo un aspetto da sottovalutare. Lui si chiama Fabio Parrinello. Il suo soprannome è Black Eyed Dog. Il suo disco s’intitola Love Is A Dog From Hell. (fonte sentireascoltare.com) myspace.com/mybandsnameisblackeyeddog http://files.splinder.com/8deb85f85c6558d96dab6c13f25a4ab4.jpeg Giovedì 14 LA CAUSA PERSA Rocco Rosignoli - cantautore, chitarrista e bouzoukista. Antonio De Vanna - pianista Martino Bonardi - attore Andrea Peracchi - poeta e declamatore "La causa persa" imbastisce un percorso di canzoni e letture fondato su un rapporto quasi mistico con la parola - senza scordarsi il suo valore quanto mai terreno. L'intreccio tra la musicalità della parola e la parola in musica crea un'interdipendenza fra canzoni e poesie, e mette in risalto le affinità e le differenze tra le due arti. Un percorso poetico e al contempo prosaico (assai più che prosastico), che riduce al minimo la propria linearità per accendere in petto a chi ascolta una scintilla interrogativa. http://profile.myspace.com/index.cfm?fuseaction=user.viewprofile&friendid=154821695 Sabato 17 Bob Corn Bob Corn è il progetto folk di Tiziano Sgarbi, che con la sua chitarra fonde vecchia musica americana e grande capacità lirica ed espressiva. Fondatore dell’etichetta Fooltribe, Tiziano/Bob, comincia a scrivere musica ispirandosi al sound e alle atmosfere di Will Oldham, Black Heart Procession e Leonard Cohen. Produce i primi CD con la "sua" Fooltribe e ad oggi vanta un’intensa mole di concerti in Italia e in tutt’Europa, collaborando e dividendo il palco con Mike Watt, Xiu Xiu, Giardini di Mirò, S J Esau, Karate, Will Oldham, Comaneci e tantissimi altri. Al momento è in tour per promuovere il nuovissimo CD dal titolo "We don’t need the outside"; fooltribe ’07." (fonte sherwood.it) http://www.fooltribe.com/bob-corn.htm http://bp3.blogger.com/_1-Kansb99KI/R1UtSp8W46I/AAAAAAAAATI/aLFSrv1kYh8/s1600-h/l.jpg Sab 23 Regina Mab Da un’idea di Franco Manzini – voce cantante e recitante del gruppo - nasce “Palle da tennis”, uno spettacolo che - dopo una stagione di live in diverse città dell’Italia settentrionale – prende forma su disco grazie all’intraprendenza della label Manzanilla MusicaDischi. A metà strada tra il concerto acustico ed un vero e proprio reading. La musica accompagna e fa da sfondo ad un racconto ben articolato, che trae spunto dalle mitiche vicende tennistiche degli anni ’20 e ‘30. Personaggi pionieristici, storie e aneddoti di un periodo per certi versi straordinario, danno modo alla band di seguire un percorso metaforico dagli aspetti sarcastici ma anche di profondo significato. (fonte kronic.it)www.myspace.com/reginamab Venerdì 29 FAKE P La prima cosa bella è che sono un collettivo: oltre ai quattro musici, ci si indaffara coi video acclusi di produzione propria (Vittorio), si fotografano le sculture di altri esponenti per la copertina, ci si autoproduce in famigerate camerette della bassa veronese. La seconda, non ultima né gregaria, è che ci si trova davanti a un'aggiornata fusione italica dei canoni pop, elettronici, umani, che prende le mosse sì dall'esperienza Postal Service, però ne rivitalizza i criteri a suon di vitamine drum come nella "Qwerty" (bellissimo anche l'inserto arcuato, che mitiga appena il suo essere club-bomb) che tira la volata, e impersonalismi 80s -"Sonnambulism"- per renderla più afferente a quel mondo che è convenzione chiamare New Order. La terza, e il discorso si fa interessante, sta fortunatamente nel non fermarsi a questi chiodi astringenti: l'ascolto di "The sea as la mar" è un concilio col proprio malessere, quando la ferita è troppo fresca per dolere, nebbia dentro e nebbia fuori, indolen(tez)za a mille, vergini suicide e arditezza retrò, microeffetti vocali, camuffi, riverberi, onde folk ricreate, planet Earth is blue; "Happy end" invece è tauto-finale dolcepop come i Beatles comandano, poche note e tanta classe analogica che rifà se stessa al meglio, scongelando melodie da quarant'anni in altri freezer. http://www.myspace.com/fakep http://www.indiepop.it/articoli/newcomers/fakep.jpg