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Voice of the Eagle: the Enigma of Robbie Basho + Egle Sommacal
Pubblico · Organizzato da Frame Live Club
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Giovedì dalle ore 22:00 alle ore 2:00
Dal 15 giugno alle 22:00 al 16 giugno alle 2:00
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Frame Live Club
Via Firenze 27, 19122 La Spezia
Informazioni
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Partecipanti: 8 · Persone interessate: 46Mostra tutti
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Dettagli
Giovedì 15 giugno, ore 22:00, il Frame Live Club presenta: Egle Sommacal e VOICE OF THE EAGLE: THE ENIGMA OF ROBBIE BASHO.
Terza proiezione in Italia e prima in Liguria.
Prima del documentario: introduzione musicale di Des Moines (Simone Romei) e il live di Egle Sommacal.
VOICE OF THE EAGLE: THE ENIGMA OF ROBBIE BASHO.
DIRETTO DA: LIAM BARKER
CON: PETE TOWNSHEND, COUNTRY JOE McDONALD, WILLIAM ACKERMAN, GLENN JONES, HENRY KAISER
UK / 2015 / 87m
Prima della sua bizzarra morte per mano di un chiropratico, Robbie Basho era convinto che le sue composizioni non gli sarebbero sopravvissute. Orfano fin dall’infanzia, sinestetico (a causa di un fenomeno sensoriale/percettivo interpretava il suono come colore) e convinto di essere la reincarnazione di un poeta giapponese del diciasettesimo secolo – la produzione musicale del chitarrista e cantante di Baltimore era stravagante almeno quanto il suo personaggio.
Nel corso della sua breve e travagliata vita, pose le basi per cambiamenti radicali nello scenario musicale Americano durante gli anni ’60 e ’70, ciò nonostante raccolse solo sparsi (seppur fervidi) consensi.
Voice of the Eagle: The Enigma of Robbie Basho è un viaggio nel cuore delle lotte che hanno accompagnato l’intera vita di un artista - destinato a illuminare e saziare sia i fan di lunga data che i neofiti.
Con interviste ai suoi ex-studenti, ai suoi contemporanei e ai suoi pochi intimi amici (tra cui Pete Townshend, William Ackerman, Henry Kaiser e Country Joe McDonald), il documentario integra nuove informazioni e aneddoti su Basho con inedito materiale d’archivio e le riprese dei paesaggi e dei fenomeni naturali che hanno ispirato la sua opera.
Oggi, visto il crescente e rinnovato interesse per Basho e la concreta possibilità di un diffuso revival, è sicuramente tempo di buon auspicio per evocare, attraverso questo documentario, la sua musica unica e la storia della sua vita.
http://www.robbiebashofilm.com/
Egle Sommacal
Attivo dagli anni Ottanta, nel 1992 entra a far parte dei Massimo Volume con i quali suona per quattro dischi fino al 2001, anno di scioglimento del gruppo. Dal 2002 al 2004 collabora con il gruppo post rock italo-francese degli Ulan Bator[1].
Nel 2007 ha pubblicato per la Unhip records la sua prima prova solista, dal titolo Legno. Il disco è interamente strumentale e suonato con la sola chitarra acustica. Due anni più tardi, sempre per la Unhip records, ha inciso il secondo disco, Tanto Non Arriva, orientato sul dixieland e sul blues dove, alla propria chitarra elettrica, si accompagna una sezione di fiati, tra sax, trombe e tromboni[1].
Nel 2008 ha partecipato alle incisioni di Pontiac, storia di una rivolta, audiolibro digitale con testi di Wu Ming 2 e illustrazioni di Giuseppe Camuncoli e Stefano Landini[1].
Nel novembre del 2014 esce il suo ultimo lavoro, Il cielo si sta oscurando, accompagnato da un lungo tour italiano[1].
Nel 2016 accompagna i Wu Ming Contingent nei loro concerti, in sostituzione di Wu Ming 5, che nel giugno dell'anno precedente ha lasciato il collettivo.
Il suo ultimo disco si chiama L'Atlante della polvere.
https://soundcloud.com/user-528873070/sets/egle-sommacal-latlante-della-polvere/s-EDvEu
Des Moines
DesMoines è Simone Romei, chitarra e voce. Si trova da qualche parte tra il folk britannico anni ‘60, il fingerpicking primitivo e la tradizione americana.
«Des Moines è piena di rotaie - e andai a finire in una vecchia locanda tristissima delle praterie vicino al deposito delle locomotive, e passai una giornata intera a dormire in un grande letto bianco duro e pulito,con scritte oscene incise nella parete accanto al cuscino e serrande gialle e malconce tirate giù sullo scenario fumoso dello scalo ferroviario. Mi svegliai che il sole stava diventando rosso; e quello fu l'unico preciso istante della mia vita, il più assurdo, in cui dimenticai chi ero lontano da casa, stanco e stordito per il viaggio, in una povera stanza d'albergo che non avevo mai visto, col sibilo del vapore fuori, lo scricchiolio del legno vecchio degli impianti, i passi al piano di sopra e altri rumori tristi - e guardai il soffitto alto e screpolato e davvero non riuscii a ricordare chi ero per almeno quindici assurdi secondi. Non avevo paura; ero semplicemente qualcun altro, uno sconosciuto, e tutta la mia vita era una vita stregata, la vita di un fantasma.
Ero a metà strada fra una costa e l'altra dell'America, al confine tra l'Est della mia giovinezza e il West del mio futuro, e forse è per questo che accadde proprio lì e in quel momento, in quello strano pomeriggio rosso.»
On TheRoad, Jack Kerouac, 1957
https://simoneromei.bandcamp.com/album/des-moines
http://www.radiocittadelcapo.it/archives/des-moines-live-168521/
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Ingresso riservato ai soci Arci.
I live inizieranno alle ore 22:00, il Frame sarà come sempre aperto dalle 18:30 in poi.