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FERMO
TEATRO DELL’AQUILA
Platea delle Marche
Scena d’Autunno
stagione 2021

PROGRAMMA



2 NOVEMBRE 2021 ORE 21
Gli Ipocriti Melina Balsamo
IL MARITO INVISIBILE
scritto e diretto da Edoardo Erba
con Maria Amelia Monti e Marina Massironi

12 NOVEMBRE 2021 ORE 21
Galassie srl
BRANCALEONE
VIAGGIO DI INIZIO MILLENNIO
liberamente tratto da L'armata Brancaleone e Brancaleone alle Crociate
di Age-Scarpelli, Monicelli
adattamento e direzione artistica Giampiero Solari
con Romina Antonelli, Andrea Caimmi, Sandro Fabiani
Oscar Genovese, Paola Giorgi, Lorenzo Loris
Rosetta Martellini, Massimo Pagnoni, Francesco Trasatti
regia Paola Galassi
regista collaboratore Oscar Genovese
nell’ambito del progetto
Marche inVita. Lo spettacolo dal vivo per la rinascita dal sisma

18 NOVEMBRE 2021 ORE 21
KHORA. Teatro
TOTÒ OLTRE LA MASCHERA
RECITAL OMAGGIO AD ANTONIO DE CURTIS
con Alessandro Preziosi
e Daniele Bonaviri chitarra live

11 DICEMBRE 2021 ORE 21
Società per Attori e Goldenart production
IL NODO
di Johnna Adams
con Ambra Angiolini e Arianna Scommegna
regia Serena Sinigaglia

23 DICEMBRE 2021 ORE 18
Compagnia Ribolle
IL CIRCO DELLE BOLLE
di sapone in su
creazione Michelangelo Ricci

COMUNICATO STAMPA


Si apre il sipario sulla stagione 2021 del Teatro dell’Aquila di Fermo, cinque appuntamenti nei mesi di novembre e dicembre, promossa dal Comune di Fermo nell’ambito del cartellone regionale Platea delle Marche Scena d’Autunno realizzato dall’AMAT con il contributo della Regione Marche e del Ministero della Cultura.
Inaugura il programma il 2 novembre Il marito invisibile scritto e diretto da Edoardo Erba con Maria Amelia Monti e Marina Massironi, un'esilarante commedia sulla scomparsa della vita di relazione. Una videochat fra due amiche cinquantenni, Fiamma e Lorella, che non si vedono da tempo. I saluti di rito, qualche chiacchiera, finché Lorella annuncia a sorpresa: mi sono sposata! La cosa sarebbe già straordinaria di per sé, vista la sua proverbiale sfortuna con gli uomini, ma diventa ancora più incredibile quando rivela che il nuovo marito ha non proprio un difetto, una particolarità: è invisibile. Le due protagoniste accompagnano il pubblico con la loro personalissima comicità in un viaggio che dà i brividi per quanto è scottante e attuale.
Il 12 novembre è la volta di Brancaleone. Viaggio di inizio millennio, liberamente tratto da L'armata Brancaleone e Brancaleone alle Crociate di Age-Scarpelli, Monicelli, adattamento e direzione artistica di Giampiero Solari, con un grande cast di attori marchigiani composto da Romina Antonelli, Andrea Caimmi, Sandro Fabiani, Oscar Genovese, Paola Giorgi, Lorenzo Loris, Rosetta Martellini, Massimo Pagnoni e Francesco Trasatti, regia di Paola Galassi, regista collaboratore Oscar Genovese, prodotto da Galassie srl nell’ambito del progetto Marche inVita. Lo spettacolo dal vivo per la rinascita dal sisma. Non si ferma mai Brancaleone. Ha sempre nuove sfide da compiere. Il suo incedere può sembrare lento, a volte confusionario, ma in realtà sa esattamente dove vuole andare e perché: ha una missione, è mosso dal bene. Il suo viaggio, iniziato in piena pandemia, ha toccato i comuni del cratere, colpiti dal sisma 2016. Una luce accesa nelle piazze, un momento di leggerezza con la compagnia diretta da Giampiero Solari. “Un viaggio dal ritmo incalzante, con grandi sorprese, incontri che cambiano, solo apparentemente, la rotta, creando paradossi che rendono il dramma ironico e comico”, afferma Giampiero Solari.
Alessandro Preziosi giunge al Teatro dell’Aquila il 18 novembre con Totò oltre la maschera, un recital omaggio ad Antonio De Curtis. Il 15 aprile 1967 scompariva un attore senza eguali, capace di dare voce con la sua straordinaria "rivoluzione del linguaggio", con le sue smorfie e i suoi lazzi verbali allʼItalia del dopoguerra. A cinquant'anni dalla sua morte Totò, non ha mai smesso di farci sentire la sua presenza. Non lo ha fatto la sua maschera, emblema sorridente e triste del sottoproletariato urbano in un'Italia schiacciata ma viva, e non lo ha fatto l'uomo, nostalgico e fragile, che con quella maschera sembrava avere poco o niente a che fare. Perché sono esistiti un Totò e un Antonio De Curtis. E per entrambi non si può che avere, parafrasando una sua canzone, "soltanto una parola: amore e niente più". Ad accompagnare Preziosi sul palco ci sarà Daniele Bonaviri alla chitarra live.
Il mese di dicembre si apre a teatro l’11 con Il nodo di Johnna Adams con Ambra Angiolini e Arianna Scommegna, regia di Serena Sinigaglia, spettacolo ambientato in una classe di prima media della scuola pubblica di Lake Forest, piccolo centro abitato nei dintorni di Chicago. Quali sono le responsabilità educative dei genitori e quali quelle delle istituzioni nei confronti dei figli? Di chi è la colpa se i nostri figli si trasformano in vittime o carnefici? Com’è possibile che si possa scatenare una violenza tale da indurre un ragazzo o una ragazza ad uccidersi? Dove sbagliamo? Chi sbaglia? Di chi è la responsabilità? Il nodo non è semplicemente un testo teatrale sul bullismo, è soprattutto un confronto senza veli sulle ragioni intime che lo generano.
Conclude la stagione 2021 il 23 dicembre la Compagnia Ribolle che il 23 dicembre porta in scena con Il circo delle bolle di sapone in su un sogno visivo e musicale, capace di indurre nello spettatore un incanto e una gioia che coinvolge tutti, dai bambini piccolissimi ai nonni, lasciando tutti stupefatti per l'abilità nel creare magnifiche bolle di sapone in perfetta armonia con i tempi musicali e scenici, bolle di ogni dimensione generate con strumenti fantasiosi o con le sole semplici mani sempre tenendo un ritmo fisico. La Compagnia Ribolle immerge il pubblico in uno spettacolo denso di incanto, poesia, gioia, magia e musica, dove i suoi protagonisti con le loro prodezze tecniche e un sapiente gioco teatrale conducono nel loro mondo fatto di sketch, danze risate e sorprese.
Nuovi abbonamenti da domenica 24 a giovedì 28 ottobre presso biglietteria del Teatro dell’Aquila 0734 284295. Inizio spettacoli ore 21, 23 dicembre ore 18.
2 NOVEMBRE 2021
IL MARITO INVISIBILE

scritto e diretto da Edoardo Erba
con Maria Amelia Monti e Marina Massironi
scene Luigi Ferrigno
costumi Nunzia Russo
musiche Massimiliano Gagliardi
luci Giuseppe D’Alterio
produzione Gli Ipocriti Melina Balsamo

Una videochat fra due amiche cinquantenni, Fiamma e Lorella, che non si vedono da tempo. I saluti di rito, qualche chiacchiera, finché Lorella annuncia a sorpresa: mi sono sposata! La cosa sarebbe già straordinaria di per sé, vista la sua proverbiale sfortuna con gli uomini. Ma diventa ancora più incredibile quando lei rivela che il nuovo marito ha... non proprio un difetto, una particolarità: è invisibile.
Fiamma teme che l'isolamento abbia prodotto danni irreparabili nella mente dell'amica. Si propone di aiutarla, ma non ha fatto i conti con la fatale, sconcertante, attrazione di noi tutti per l'invisibilità.
Il marito invisibile di Edoardo Erba è un'esilarante commedia sulla scomparsa della nostra vita di relazione. Le due protagoniste ci accompagnano con la loro personalissima comicità in un viaggio che dà i brividi per quanto è scottante e attuale.

12 NOVEMBRE 2021
BRANCALEONE
VIAGGIO DI INIZIO MILLENNIO

liberamente tratto da L'armata Brancaleone e Brancaleone alle Crociate
di Age-Scarpelli, Monicelli
adattamento e direzione artistica Giampiero Solari
con Romina Antonelli, Andrea Caimmi, Sandro Fabiani
Oscar Genovese, Paola Giorgi, Lorenzo Loris
Rosetta Martellini, Massimo Pagnoni, Francesco Trasatti
regia Paola Galassi
regista collaboratore Oscar Genovese
musiche Mario Mariani
scene e costumi Rosaria Ricci
nell’ambito del progetto
Marche inVita. Lo spettacolo dal vivo per la rinascita dal sisma
produzione Galassie srl

si ringrazia Gruppo Storico Lapandolfaccia
il cavallo Aquilante è opera originale di Antonio Panzuto
si ringrazia per il prestito Teatro la Ribalta Bolzano


Non si ferma mai Brancaleone. Ha sempre nuove sfide da compiere. Il suo incedere può sembrare lento, a volte confusionario, ma in realtà sa esattamente dove vuole andare e perché: ha una missione, è mosso dal bene. Il suo viaggio, iniziato in piena pandemia, ha toccato i comuni del cratere, colpiti dal sisma 2016. Una luce accesa nelle piazze, un momento di leggerezza con la compagnia diretta da Giampiero Solari. Una missione riuscita, vinta. Ma Brancaleone non può rimanere fermo e con Aquilante, il fido cavallo, ora è pronto a entrare nei teatri delle Marche.
“Peste, fame e miseria: Brancaleone sfidava tutto e andava avanti, senza perdersi d’animo, cadendo e rialzandosi, ridendo e lottando. Non possiamo che ripartire da lui, dal suo cavallo Aquilante, dalla sua armata, dal suo provarci. Come ognuno di noi tra macerie e Covid. Che stiamo vivendo e non più subendo” sottolinea Giampiero Solari, direttore artistico dello spettacolo che ha la regia di Paola Galassi e Oscar Genovese.
Brancaleone, viaggio di inizio millennio dopo aver conquistato nel 2020 i palchi di San Ginesio e Tolentino, Servigliano e Amandola, Ascoli Piceno e Arquata del Tronto percorrerà le Marche, ma arriverà anche a Roma, perché il suo grido che rompe l’indifferenza e porta attenzione sul chi sta pian piano ricostruendo il suo futuro non può mancare.
Prodotto dalla società pesarese GALASSIE SRL che si occupa di ideare e produrre spettacoli, insieme hanno pensato al ‘Viaggio di inizio millennio’ di Brancaleone. “Un viaggio dal ritmo incalzante, con grandi sorprese, incontri che cambiano, solo apparentemente, la rotta, creando paradossi che rendono il dramma ironico e comico” ribadisce Solari.
Il protagonista, interpretato da Lorenzo Loris, partendo da Norcia, città ferita dal sisma del 2016 con la sua basilica diventata un simbolo, intraprende un cammino tra i comuni delle Marche incastonati tra i Sibillini che hanno voglia di rialzarsi dopo il terremoto e dopo la pandemia degli ultimi mesi.
“Una compagnia di marchigiani, per uno spettacolo made in Marche. Il testo ha come base quello che nel 1998 ho utilizzato per la prima messa in scena dell’opera di Monicelli, Age e Scarpelli. È stato ripensato inizialmente per piazze e luoghi all’aperto, dando risalto alla peste, vista la battaglia in corso contro il Covid, e all’essere abbandonati, sensazione che ha vissuto chi vive tra i comuni terremotati. Il nostro Brancaleone non porta soluzioni, ma vicinanza e voglia di lottare insieme con un sorriso. Oggi, con i teatri che riaprono, abbiamo pensato a nuovi allestimenti. Anche per noi è una sfida” prosegue il direttore artistico.
Realizzare uno spettacolo teatrale con una compagnia ai tempi del Covid non è stato facile. “Abbiamo due obiettivi: portare arte nei territori e aiutare un settore, quello dello spettacolo, che è stato duramente colpito dal lockdown. Sui palchi durante la pandemia sono saliti solisti, al massimo coppie. Noi siamo riusciti a portare in scena 11 attori, provenienti dal San Costanzo Show e dal mondo del Teatro Stabile delle Marche al tempo diretto da Solari. Attori che oggi, con qualche novità rispetto al primo viaggio nel cratere, tornano insieme a recitare. Insicurezza, rispettando protocolli e disposizioni” proseguono Galassi e Genovese.
Un testo attuale, con musiche arrangiate da Mario Mariani, che porta speranza: “Faticoso, in tutto. Non è una semplice rappresentazione, è un modo per dire a tutta Italia che si può fare, che le compagnie possono lavorare. Nel nostro caso con ancora più energia visto che dentro il cuore di noi ci sono le Marche, con le sue ferite e la sua bellezza”.
Marchigiani sul palco, marchigiani come maestranze per uno spettacolo che non dimentica la sua missione, “dare voce ai comuni colpiti dal sisma, ma anche a chi segnato dalla pandemia vuole ritrovare serenità” conclude Solari.

18 NOVEMBRE 2021
TOTÒ OLTRE LA MASCHERA
RECITAL OMAGGIO AD ANTONIO DE CURTIS

con Alessandro Preziosi
e Daniele Bonaviri chitarra live
produzione KHORA. Teatro


Il 15 aprile 1967 scompariva un attore senza eguali, capace di dare voce con la sua straordinaria "rivoluzione del linguaggio", con le sue smorfie e i suoi lazzi verbali allʼItalia del dopoguerra.
A cinquant'anni dalla sua morte Antonio Griffo Focas Flavio Angelo Ducas Comneno Porfiro - genito Gagliardi de Curtis di Bisanzio, più romanticamente Totò, non ha mai smesso di farci sentire la sua presenza.
Non lo ha fatto la sua maschera, emblema sorridente e triste del sottoproletariato urbano in un'Italia schiacciata ma viva, e non lo ha fatto l'uomo, nostalgico e fragile, che con quella maschera sembrava avere poco o niente a che fare.
La lettura tra lettere, interviste, frammenti, musica e poesia ripercorre la carriera dell’attore partendo idealmente dal suo rapporto con il teatro, che con apparente paradosso meglio di altro può servire come chiave per mettere a nudo l’uomo oltre la maschera dell’interprete.
Perché sono esistiti un Totò e un Antonio De Curtis. E per entrambi non si può che avere, parafrasando una sua canzone, "soltanto una parola: amore e niente più".

11 DICEMBRE 2021
IL NODO

di Johnna Adams
traduzione Vincenzo Manna ed Edward Fortes
con Ambra Angiolini, Arianna Scommegna
regia Serena Sinigaglia
scene Maria Spazzi
costumi Erika Carretta
light designer Roberta Faiolo
musiche Mauro Di Maggio e Federica Luna Vincenti
aiuto regia Gabriele Scotti
produzione Società per Attori e Goldenart Production


Il Nodo è ambientato in una classe di prima media della scuola pubblica di Lake Forest, piccolo centro abitato nei dintorni di Chicago. Ma attenzione: il “dove” non è importante, importante è il “quando” e soprattutto il “perché”.
Quali sono le responsabilità educative dei genitori e quali quelle delle istituzioni nei confronti dei figli? Di chi è la colpa se i nostri figli si trasformano in vittime o carnefici? Com’è possibile che si possa scatenare una violenza tale da indurre un ragazzo o una ragazza ad uccidersi? Dove sbagliamo? Chi sbaglia? Di chi è la responsabilità?
“Il nodo” non è semplicemente un testo teatrale sul bullismo (il che, comunque, basterebbe a renderlo assolutamente attuale e necessario), è soprattutto un confronto senza veli sulle ragioni intime che lo generano. Osa porsi le domande assolute come accade nelle tragedie greche, cerca le cause e non gli effetti. Ed è questo aspetto ad attrarmi di più.
Oggi abbiamo le piattaforme digitali per raccontare storie, per denunciare fatti e azioni rilevanti. Dunque a cosa serve nello specifico il teatro? Serve a mettere a nudo, nella sintesi e nell’intensità che lo contraddistinguono, le più profonde contraddizioni dell'uomo, le ragioni ultime del suo agire.
Heather Clark e Corryn Fell non sono solo l’insegnante e la madre di Gidion. Il loro conflitto, come quello tra Medea e Giasone, tra Dioniso e Penteo, tra Eteocle e Polinice, racchiude in sé tutti noi come singoli individui e tutti noi come società. E ci pone di fronte alle nostre responsabilità: per ogni ragazzo ferito, umiliato, ma anche per chi umilia e ferisce, siamo noi ad essere sconfitti, come individui e come società, nostra è la responsabilità, nostra è la pena e il dolore.
La madre e l’insegnante di Gidion combattono per salvare se stesse dal baratro della colpa e forse per cercare un senso ad una morte tanto orribile. Nel frastuono e nel clamore della loro battaglia non si accorgono che solo una voce resta muta e lontana: quella del figlio.
Il nodo gordiano è un nodo che non puoi districare se non tagliandolo di netto. La metafora del titolo è dunque molto chiara: esistono conflitti che non possono più essere sciolti, ma solo recisi. E dunque: non bisognerebbe mai trovarsi in circostanze tanto estreme da risultare irrecuperabili.
Educare la generazione di domani è la più sacra, la più alta responsabilità umana. Trascurarla è un atto gravissimo che porta ineluttabilmente ad altrettante gravissime conseguenze. Eppure viviamo in una società dove i genitori troppo spesso difendono ad oltranza i loro figli, difendendo in realtà nient’altro che se stessi. Una società dove gli insegnanti sono sotto pagati e poco, pochissimo considerati. Una società dove un qualsiasi ragazzo ha il diritto di sentenziare sulla validità dell’insegnamento. Una società dove a volte fare l’insegnante è un ripiego, non il più nobile degli incarichi. Una società che ha rovesciato il principio cardine non solo dell’educazione ma anche del buon vivere sociale: il rispetto dei ruoli. Spesso si dice che non esistono più maestri. Il punto è, a mio avviso, che non esistono più allievi. Su Facebook, su Twitter, su Instagram, tutti possono dire la loro su qualsiasi argomento, senza averne le competenze e addirittura la benché minima esperienza. Un caos brutale nel quale facilmente restano impigliati i più fragili.
Haether e Corryn sono due figure tragiche che si fronteggiano, il campo di battaglia è la classe, il tempo è quello dell’ora dei colloqui e per l’esattezza dalle 14.45 alle 16.15. Un’ora e mezza di attacchi, difese, strategie, accordi sperati e immediatamente traditi, senza sosta. Una grande prova d’attore. Ambra Angiolini e Arianna Scommegna combatteranno per noi, sul palco, questa battaglia nella speranza che si possa tornare a parlarsi con senso di responsabilità e di rispetto. Perché parlarsi è meglio che combattersi, sempre. Serena Sinigaglia

Un’aula di una scuola pubblica. È l’ora di ricevimento per una insegnante di una classe di prima media. È tesa, ha la testa altrove, è in attesa di una telefonata che non arriva mai. Al colloquio si presenta inaspettatamente la madre di un suo allievo. Vuole parlarle, ma non sarà un dialogo facile. Suo figlio alcuni giorni prima è stato sospeso, è tornato a casa pieno di lividi e lei vuole a tutti i costi capire il perché. È stato vittima di bullismo o forse lui stesso è stato un molestatore... forse l’insegnante l’ha trattato con asprezza… Sciogliere questo nodo, cercare la verità è l’unica possibilità a cui aggrapparsi. Perché, come conseguenza del fatto, il figlio ha commesso qualcosa di tremendo, di irreparabile. E solo un confronto durissimo tra le due donne potrà dare un senso al dolore, allo smarrimento e al loro reciproco, soffocante senso di colpa.

23 DICEMBRE 2021
IL CIRCO DELLE BOLLE
di sapone in su

creazione Michelangelo Ricci
in scena Simona Baldeschi, Maria Grazia Fiore, Maurizio Muzzi, Giusi Salvia
animazione in sala Giuseppe Scavone, Soledad Flemma, Anna Martinese
produzione CircoRibolle


IL CIRCO DELLE BOLLE è poesia, magia, felicità.
IL CIRCO DELLE BOLLE è un mondo fantastico, familiare, fatto di acqua e sapone, risate e danze.
IL CIRCO DELLE BOLLE è uno show che accoglie, incanta, accarezza, fa perdere l'età, ritrovando il tuo bambino.
IL CIRCO DELLE BOLLE è l'abbraccio di personaggi fuori dal tempo, figure danzanti, irresistibili protagonisti.
IL CIRCO DELLE BOLLE è danza, spensieratezza, energia, vivacità, frenesia e colore.
IL CIRCO DELLE BOLLE è la magia delle bolle di sapone e la sospensione del tempo.
IL CIRCO DELLE BOLLE è un vortice di coreografie, giochi e dinamiche che coinvolgono il pubblico.
IL CIRCO DELLE BOLLE è un pubblico vitale e reattivo, pronto a partecipare, a muoversi e cantare.
IL CIRCO DELLE BOLLE è un progressivo susseguirsi di ritmi e numeri, di meravigliose musiche.
IL CIRCO DELLE BOLLE è l'esistenza della magia, del ricrearsi, della gioia.

Sono gli attori Simona Baldeschi, Maria Grazia Fiore e Maurizio Muzzi a disegnare le coreografie e a giocare la drammaturgia di questa messa in scena di Michelangelo Ricci, dando vita ad una miriade di bolle, grandi e piccole, con le loro mani nude o facendo riferimento a strani congegni per reinventare storie esilaranti e divertentissime. Questi attori raccontano con garbo stupefacente, senza far spreco di parole, come la poesia sia vicina alla vita e viceversa. A cornice viva ed entusiasmante dello spettacolo altri artisti ruotano intorno animando con gag e clownerie il foyer, la sala, l'esterno del teatro inscenando così un vero circo fatto di numeri senza animali e magia in un mondo che ricorda l'infanzia, nel quale il tempo resta sospeso.

La Compagnia Ribolle che ha fatto storia ed è stata d'ispirazione a molti artisti, dal cinema, al teatro, alle piazze e alla televisione, è stata la prima ad unire la magia delle bolle di sapone alla narrazione teatrale, la danza e la musica, creando un mix innovativo che la rende unica e inimitabile. La Compagnia Ribolle porta in scena un sogno visivo e musicale, creando nello spettatore un incanto e una gioia che coinvolge tutti, dai bambini piccolissimi ai nonni, lasciando tutti stupefatti per l'abilità nel creare magnifiche bolle di sapone in perfetta armonia con i tempi musicali e scenici, bolle di ogni dimensione generate con strumenti fantasiosi o con le sole semplici mani sempre tenendo un ritmo fisico. La Compagnia Ribolle ci immerge nei suoi spettacoli densi di incanto, di poesia, di gioia, di magia e musica, dove i suoi protagonisti con le loro prodezze tecniche e un sapiente gioco teatrale ci conducono nel loro mondo fatto di sketch, danze risate e sorprese e dove i loro personaggi ci ammaliano con la loro ingenua dolcezza, con la loro inesauribile energia vitale e con l'abilità inarrivabile nel creare, giocare e danzare con bolle di sapone.

ABBONAMENTI
da domenica 17 ottobre a sabato 23 ottobre
DIRITTO DI PRELAZIONE RISERVATO
AGLI ABBONATI DELLA PASSATA STAGIONE TEATRALE
[senza conferma posto]

da domenica 24 a giovedì 28 ottobre
NUOVI ABBONAMENTI

ABBONAMENTO [4 SPETTACOLI]
posto unico numerato 60 euro

BIGLIETTERIA TEATRO DELL’AQUILA
in campagna abbonamenti (dal 17 ottobre)
tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 13.00
e dalle ore 16.30 alle ore 19.30
dal 2 novembre al 14 novembre aperto tutti i giorni come negli orari sopraindicati
ad eccezione del lunedì (giorno di chiusura)

BIGLIETTI
dA venerdì 29 ottobre
VENDITA BIGLIETTI PER TUTTI GLI SPETTACOLI

posto unico numerato 15 euro

Il circo delle bolle di sapone in su [spettacoli fuori abbonamento]
posto unico numerato 10 euro - 5 euro ridotto fino a 14 anni

BIGLIETTERIA TEATRO DELL’AQUILA (dal 15 novembre)
giorno di chiusura: lunedì
aperta dal martedì al venerdì pomeriggio dalle 16.30 alle 19.30
sabato e domenica: mattina dalle 10.00 alle 13.00; pomeriggio dalle 16.30 alle 19.30

INIZIO SPETTACOLI
ore 21
Il circo delle bolle di sapone in su ore 18

INFORMAZIONI
AMAT
tel. 071 2072439
www.amatmarche.net
BIGLIETTERIA TEATRO DELL’AQUILA
via Mazzini, 8 - 63900 Fermo
tel. 0734 284295
biglietteriateatro@comune.fermo.it

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