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TEATRO DUSE BESOZZO
Via Eleonora Duse 12
Besozzo (Varese)

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TEATRO DUSE BESOZZO•Via Eleonora Duse 12•BESOZZO•VA•INFO: 0332/970195•http://teatrodusedibesozzo.com

Ven. 04 maggio 2018

PAOLO BONFANTI & FRANCESCO PIU

TEATRO DUSE

Besozzo(VA)

ore 21.30 - ingresso 15 euro

info e prevendite Musical Box Besozzo tel.0332 770479

 

Due dei più grandi chitarristi italiani si incontrano sul palco per un evento unico all’insegna della musica americana tra blues, folk e acoustic rock. Un concerto imperdibile per gli amanti del genere. Tradizione, innovazione, virtuosismi e improvvisazione in un’unica serata.

 

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Biografia Paolo Bonfanti

L'anno di nascita è il 1960, il luogo è quel porto mercantile ma soprattutto culturale che era ed è Genova. Da una famiglia che può vantare un violoncellista dell'Orchestra della Scala ed uno dei primi batteristi jazz italiani non ci si poteva aspettare altro che un musicista, ed infatti dopo studi di pianoforte e armonia imbraccia nel 1975 la chitarra. Si perfeziona poi con Armando Corsi e Beppe Gambetta, ma l'amore per il Blues è già fortissimo, e proprio alla musica del diavolo consacrerà la sua tesi di laurea al DAMS di Bologna, frequentando nel frattempo anche un corso al prestigioso Berklee College of Music di Boston.

Per cinque anni, dal 1985 al 1990, è stato il frontman dei Big Fat Mama, uno dei più importanti gruppi della scena rock-blues italiana, con cui ha inciso tre album (tra cui un doppio live) e soprattutto ha suonato nei più importanti club della penisola e partecipato ai maggiori festival.
Con i Downtown, un supergruppo formato insieme con il sassofonista Dick Heckstall-Smith (Colosseum, Alexis Korner, John Mayall) ), il batterista Mickey Waller (Jeff Beck, Ron Wood, Rod Stewart) ed il bassista Bob Brunning (Savoy Brown), vere e proprie leggende del blues inglese, ha invece avuto la possibilità di suonare in Italia e all'estero.

Incrocia la strada con le figure più importanti della scena nazionale, tra le quali ricordiamo Fabio Treves e la sua band, Beppe Gambetta in una memorabile tourneè europea in compagnia di Gene Parsons dei Byrds ed i concittadini Red Wine, una delle realtà più importanti in Europa per quanto riguarda il bluegrass, negli album dei quali è spesso ospite e con cui ha effettuato un tour americano nel 2002. 

La carriera solista inizia invece nel 1990 e fino ad oggi sono stati prodotti, a partire dall'iniziale "On My Backdoor Someday", ben undici album, che hanno permesso a Paolo di partecipare nel 1994 -unico artista italiano al "South by Southwest" di Austin, in Texas e di accompagnare, a partire dal 2002, con la sua band il grande Roy Rogers -virtuoso della chitarra slide e produttore di John Lee Hooker durante i suoi tour italiani.

Nel 2003 affianca a questa incessante attività anche gli Slow Feet, un vero e proprio supergruppo italiano che vanta al suo interno Franz Di Cioccio e Lucio Fabbri della P.F.M., rispettivamente alla batteria ed alle chitarre ed il fotografo e bassista Reinhold Kohl. Con questa formazione oltre a suonare regolarmente in tutta Italia ha anche pubblicato, nel 2007, un disco intitolato "Elephant Memory"

Il piacere delle collaborazioni artistiche è una parte fondamentale del percorso artistico di Paolo, che negli anni ha potuto lavorare con artisti quali l'americano Jono Manson, un incontro questo che ha portato nel 2003 all'album "Gamblers" e ad un tour a cui ha partecipato anche l'armonicista dei Blues Traveler John Popper, ed in seguito anche con David James, bassista e cantante dei Fish Heads & Rice con cui nel 2011 ha inciso "Purple House", un album all'insegna del rhythm&blues e del soul. Ha suonato inoltre come ospite in brani di Yo Yo Mundi, Zibba, Cesare Carugi e molti altri ed è stato produttore artistico de La Rosa Tatuata e Fabio Treves.

A tutta questa musica suonata si è affiancata negli anni un’intensa attività didattica, che spazia da articoli e trascrizioni per riviste specializzate alla pubblicazione per la Bèrben di Ancona di un metodo per chitarra country-rock scritto a quattro mani con Beppe Gambetta, del manuale con CD "Bottleneck Guitar" e del metodo didattico con DVD "La Chitarra Elettrica Secondo Bonfanti", usciti entrambi per i tipi di fingerpicking.nete distribuiti da Carisch.

Per quanto riguarda la sua discografia recente segnaliamo "Canzoni di Schiena", un album del 2009 cantato in italiano e genovese, ideale seguito dell'EP del 2004 "Io non Sono Io".
Del 2011 è invece "Takin' a Break", un album che trasuda folk, blues e canzone d'autore e che è fortemente radicato nella tradizione musicale d'oltreoceano, tradizione a cui sono fortemente devoti anche i Black Crowes, con cui Paolo ha condiviso il palco proprio nell'estate di quell'anno.

Il 2013 ha visto Paolo esibirsi in apertura al trio di Ian Hunter ma, soprattutto, ha visto la pubblicazione (ancora con Giorgio Ravera in cabina di regia) di "Exile On Backstreets", un lavoro d'impatto che amalgama il soul con il rap, il rock con le canzoni di protesta e la poesia con la rabbia, quella rabbia sintetizzata da una copertina che ricorda il pugno chiuso guantato di nero di Tommie Smith alle Olimpiadi di Città del Messico.

Nel febbraio del 2014 è stato pubblicato per l'etichetta Felmay il cd "Friend of a Friend", con Martino Coppo, uno dei migliori mandolinisti bluegrass in Europa.

Il nuovo cd "Back Home Alive", registrato dal vivo al Teatro Municipale di Casale Monferrato il 28 febbraio 2015, è una sorta di retrospettiva "live" di alcuni vecchi brani in una veste quasi completamente rinnovata.Questo lavoro si avvale della produzione artistica di Steve Berlin (Blasters, Los Lobos), del missaggio di David Simon-Baker (Los Lobos) e del mastering di David Glasser (che ha curato le ultime raccolte "live" per il cinquantenario dei Grateful Dead). Paolo ha avuto l’onore di suonare a MonfortinJazz proprio a fianco dei Los Lobos a luglio 2015.

"Back Home Alive" è stato inserito tra i migliori 100 dischi italiani nel libro “Storie di rock italiano dal boom economico alla crisi finanziaria” di Daniele Biacchessi e grazie ad una campagna di crowdfunding tra i fans è diventato nel 2016 un doppio vinile con su cui campeggiano le foto di Guido Harari. Sempre nel 2016 esce per "fingerpicking.net" il nuovo manuale didattico: "La chitarra acustica secondo Bonfanti" a completamento della trilogia.




Biografia Francesco Piu

 

Una miscela esplosiva di blues, funky, rock e soul in chiave acustica: questa la formula del sound di Francesco Piu, cantante e chitarrista sardo nato nel 1981. Accompagnando la propria voce con strumenti quali chitarra acustica, dobro, weissenborn, banjo, lap steel e armonica, questo giovane bluesman negli ultimi anni si è ritagliato uno spazio di rilievo nel panorama del blues italiano ed internazionale.
Partecipando ad alcuni tra i più importanti festival del genere (IBC Memphis, Cognac Blues Passions, Blues To Bop, Blues Sur Seine, Pistoia Blues, Narcao Blues, Magic Blues, Santa Blues de Tenerife, Blues en Bourgogne, Salaise Blues, Milano Jazzin Festival, Vache De Blues, Schtumm, Trasimeno Blues per citarne alcuni) ha avuto l’onore di aprire concerti per grandi artisti quali John Mayall, Johnny Winter, Jimmie Vaughan, Robert Cray, Charlie Musselwhite, The Derek Trucks Band, The Fabulous Thunderbirds, Doyle Bramhall II, Sonny Landreth, Joe Bonamassa, Larry Carlton, Robben Ford, Albert Lee, Brent Mason, Joe Louis Walker, Eric Sardinas, The Holmes Brothers, Vintage Trouble e calcato il palco con artisti del calibro di Tommy Emmanuel, Eric Bibb, Roy Rogers, Guy Davis, Bob Stroger, Andy J.Forest, Sugar Blue, Watermelon Slim, Kevin Welch, Sandra Hall, Davide Van De Sfroos, Eugenio Finardi, Fabio Treves e molti altri.
Dopo aver vinto le selezioni nazionali si è esibito nel gennaio 2010 all’INTERNATIONAL BLUES CHALLENGE di Memphis, Tennessee come rappresentante italiano.
Ma questo non è l’unico dei riconoscimenti conferiti a Francesco Piu: nel 2003 primo premio al concorso “Blues From Sardinia” al Narcao Blues Festival, nel 2008 primo premio al “Out of the Blue’s” di Samedan (SWI) e nel 2011 si aggiudica il prestigioso “Premio Maria Carta”.
Il suo disco d’esordio è “BLUES JOURNEY” (2007) dove suona tutto da solo. Il secondo, “LIVE AT AMIGDALA THEATRE” (2010) in trio, supportato da batteria, percussioni ed armonica, si aggiudica la palma di MIGLIOR CD DEL 2010 alla II ediz. del “Premio Nazionale Radio Trampa” dedicato alle produzioni indipendenti e ottiene lusinghiere recensioni dalla stampa specializzata. 
Nel 2012 esce “MA-MOO TONES” prodotto da Eric Bibb, che si piazza tra i migliori 10 dischi dell’anno per Buscadero, consacra definitivamente Francesco Piu nella scena blues nazionale e gli apre le porte per esibirsi live in Francia, Spagna, Canada, Gran Bretagna, Norvegia, Svizzera, Belgio, Slovenia e Germania. A ottobre 2013, nella sua tournèe canadese, si esibisce al prestigioso club “El Mocambo” di Toronto.
A marzo del 2014 esce "LIVE AT BLOOM", nel quale Francesco sperimenta sonorità più elettriche. Dopo il riconoscimento "Gianni Mangione Blues Award" dell' Italian Blues River (dicembre 2014), il 2015 inizia con il primo vero e proprio USA TOUR che porta l' artista sardo ad esibirsi in Mississippi, Tennessee e California (dal "Club Ebony" di Indianola alla "House Of Blues" di Los Angeles fino al "Biscuits and Blues" di San Francisco) e registrare nel mitico SUN STUDIO di Memphis.
Il 28 maggio 2015 suona al PARLAMENTO EUROPEO di BRUXELLES nell' ambito della conferenza stampa di presentazione dell’ European Blues Challenge 2016. 
PEACE & GROOVE è il titolo del suo ultimo album che esce a Novembre 2016 per APPALOOSA RECORDS e viene subito inserito dalle riviste specializzate tra i migliori dischi dell'anno. Nato dalla collaborazione con lo scrittore Salvatore Niffoi, questo suo quinto lavoro rappresenta un ulteriore svolta verso sonorità più soul e rhythm'n'blues, con la presenza di alcuni tra i migliori musicisti italiani di black music. A giugno del 2017 PEACE & GROOVE vince il "Premio Mario Cervo" come miglior lavoro discografico dell'anno prodotto in Sardegna.

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