TEATRO JUVARRA•011/8132643•RETTILARIO•CORSO CASALE 15/A•Torino•www.masjuvarra.it
PROGETTO RETTILARIO Torino, che negli ultimi anni ha vissuto un processo di profonda trasformazione urbana, modificando e reinventando di conseguenza le abitudini e i modi di fare cultura, non poteva certo fermarsi di fronte alla chiusura di un teatro storico come il Teatro Juvarra. La volontà dei legittimi proprietari, invece di costituire battuta d’arresto per l’attività di Mas Juvarra, diventa stimolo alla progettazione di un nuovo spazio sulle rive del Po: il Teatro Rettilario, un centro culturale multifunzionale che sorgerà nell'area dell'ex acquario-rettilario. In attesa del compimento della ristrutturazione degli spazi, la stagione del Mas Juvarra sarà ospitata nei suggestivi locali de La Cavallerizza Reale: il Maneggio Reale, la Manica Lunga e la Manica Corta, a ulteriore dimostrazione che la Città di Torino e la Regione Piemonte, attente a potenziare la cultura e a fare dell'arte il baricentro della propria rinascita, sono pronte a mettere in atto sinergie e investimenti per trovare spazi adeguati alla promozione di artisti e operatori culturali di indiscussa professionalità. L’appuntamento è dunque a La Cavallerizza, con un cartellone aperto alla sperimentazione e alla contaminazione dei generi, come nella più consueta tradizione di Mas Juvarra. Fiorenzo Alfieri Gianni Oliva Assessore alla Cultura Assessore alla Cultura e al 150° dell’Unità d’Italia e alle Politiche Giovanili Comune di Torino Regione Piemonte Il Progetto Rettilario lascia il Teatro Juvarra e transita dalla Cavallerizza Reale per la Stagione 2006-2007. Intanto proseguono i lavori per la realizzazione della nuova sede presso il Rettilario di Torino, nel Parco Michelotti. La stagione vive sotto il titolo “IL LIBRO È IN SCENA”, nell'anno in cui Torino è Capitale Mondiale del Libro e negli anni in cui la scena teatrale, e non solo, cerca costantemente ispirazione dalla letteratura. Come si recita un libro, come lo si danza, come lo si suona? A queste domande il Progetto Rettilario risponde con un cartellone multidisciplinare dove convivono le tre arti, certi che la loro fusione, il loro dialogo costante, siano il modo migliore per parlare di contemporaneità e di nuove opere. Nel cartellone di prosa vivranno i libri di Lispector, Melville, Nothomb, Pasolini, Durenmatt, Ortese, Saint-Exupéry. Messe in scena di Poesie, Atti dei Processi, Cabaret comico e surreale come quello di Olcese e Margiotta su testo di Kristof, Gifuni con la regia di Bertolucci ecc... ArchiTorti, Daniele Sepe, Gabriele Mirabassi, Radio Dervish, Domenico Castaldo e Federico Sirianni sono gli accompagnatori musicali della sezione dedicata al teatro-musica, o meglio al Teatro della Voce, come quello di Iaia Forte, Giuseppe Battiston, ecc... Il Balletto dell'Esperia con Paolo Mohovich curano il settore danza, con il CENTRO COREOGRAFICO PROGETTO RETTILARIO. Nel nuovo progetto di residenza si integrerà la produzione diretta della compagnia con ospitalità sia di coreografi italiani sia della compagnia francospagnola Les 4 Souffles. Un cartellone nutrito che vuole accompagnarvi all'interno delle parole scritte che diventano dette, danzate, musicate, che escono dalla lettura individuale per contornarsi di ambiente circostante, di rappresentazione. La Cavallerizza Reale sarà così un campus di approfondimento, di gioco scenico, di prove d'artista: un “teatro delle operazioni” di cultura e di civiltà del linguaggio. Giovedì 26 ottobre 2006 ore 21 MANEGGIO REALE RADIODERVISH e GIUSEPPE BATTISTON in AMARA TERRA MIA TRA PAROLE E MUSICA con Nabil (canto), Michele Lobaccaro (basso e chitarre), Alessandro Pipino (tastiere), Anila Bodini (violino) e con Giuseppe Battiston (voce recitante), progetto luci e allestimento scenico Vincent Longuemare PRINCIGALLI PRODUZIONI Amara terra mia – tra parole e musica è un nuovo progetto dei Radiodervish. Uno spettacolo che narra di terre, viaggi, partenze, approdi nel quale alcune delle canzoni più note scritte da Nabil e Michele Lobaccaro si intrecciano con i testi letti da Giuseppe Battiston. Parole e musiche che raccontano i legami tra Oriente e Occidente, la precaria mobilità e la fragilità di essere umani in costante movimento, non soltanto fisico e corporeo, ma anche psichico e intellettuale. Amara la terra lasciata: le radici si sradicano, nella ricerca dell’altrove. Amara è la terra trovata: la meta raggiunta, dove non è facile trovare spazi e dignità di vita. Amara la terra di chiunque viva un’esistenza straniera: per ragioni di sopravvivenza o per motivi politici, religiosi o culturali. Venerdì 27 e sabato 28 ottobre 2006 ore 21 MANICA LUNGA MOBY DICK ULTIMA CACCIA di Herman Melville di e con Valeriano Gialli video pittura Giuseppe Zambon traduzione e montaggio del testo Ruggero Bianchi musica Ladislao Todoroff M.A.S. JUVARRA - ENVERS TEATRO con il patrocinio della REGIONE AUTONOMA VALLE D'AOSTA in collaborazione con FONDAZIONE TEATRO STABILE TORINO TEATRO D'EUROPA Moby-Dick ultima caccia è uno spettacolo epico che racconta le folgoranti azioni degli ultimi tre giorni della caccia di Achab alla Balena bianca Moby Dick, in una video ambientazione le cui immagini di oceani in tempesta proiettate su tutta la scena e sul corpo dell’attore irradiano verso gli spettatori un appassionato incantesimo. Le parole di Melville conquistano per la straordinaria tensione drammatica e per la bellezza, per la profonda umanità e l’immediatezza, per le immagini e le profezie che lampeggiano sullo spirito e sul destino dell’America. Classicità e modernità si uniscono per interpretare una grande avventura sul mistero del destino. Le atmosfere e i suoni, la forza della recitazione, l’emozione e la modernità del racconto donano allo spettacolo la sostanza del teatro classico e il fascino dell’opera contemporanea. Da martedì 7 a domenica 19 novembre 2006 ore 21 MANICA LUNGA GENESI liberamente tratto da “La passione secondo G.H.” di Clarice Lispector un progetto di Lucilla Giagnoni con Lucilla Giagnoni collaborazione alla drammaturgia Marta Pastorino musiche originali Paolo Pizzimenti scene Nicolas Bovey luci Christian Zucaro regia Paola Rota M.A.S. JUVARRA in collaborazione con FONDAZIONE TEATRO STABILE TORINO TEATRO D'EUROPA “Le donne di Clarice Lispector hanno sulle labbra un sorriso ineffabile: dalla loro irraggiungibile verità guardano oltre le spalle di chi le guarda costringendo lo spettatore a volgere anch’egli lo sguardo per cogliere il pericolo che lo sovrasta o il segnale che gli porta l’annuncio della salvezza”. Antonio Tabucchi La partenza di questo progetto è stata la scoperta di un testo: “La Passione secondo G.H” di Clarice Lispector, un "romanzo", pubblicato in Italia da Feltrinelli, dove si racconta, con uno stile decisamente introspettivo, una storia dai risvolti per certi versi kafkiani. La storia di una donna che decide di mettere ordine nella propria casa, in una mattina calda e lenta, il giorno dopo che la domestica se n’è andata e vi scopre una sorta di spazio desertico, assolutamente spiazzante rispetto alla sua vita e alla sua stessa casa. Cercando di eliminare questa inquietante diversità, trova in un armadio un grande scarafaggio (una "blatta"), la cui scoperta la conduce paradossalmente, di lì a poco, in una serie di intense rivelazioni sulla sua esistenza, sulla sua condizione di essere umano, sul suo posto nella natura e sul suo rapporto con Dio, come in una sorta di viaggio mistico. Il giorno mercoledì 8 novembre alle ore 19 presso la MANICA LUNGA della CAVALLERIZZA REALE, LUCA SCARLINI terrà una conferenza dal titolo “La trappola della bellezza: signore dell'avanguardia in Sudamerica” In occasione dello spettacolo GENESI la SCUOLA HOLDEN organizza un laboratorio con LUCILLA GIAGNONI e PAOLA ROTA, un incontro con LUISA MURARO e EDDA MELON (martedì 7 novembre alle ore 17,30), e un incontro con ETTORE FINAZZI AGRÒ (giovedì 9 novembre ore 17,30) presso la SCUOLA HOLDEN, Corso Dante 118, Torino. (per informazioni info@scuolaholden.it – 011 6632812) Nei giorni giovedì 2, venerdì 10 e venerdì 17 novembre alle ore 17,30 LUCILLA GIAGNONI terrà delle letture tratte da testi di Clarice Lispector presso il CIRCOLO DEI LETTORI, Via Bogino 9, Torino. Da martedì 14 a domenica 19 novembre 2006 ore 22 MANEGGIO REALE DEI LIQUORI FATTI IN CASA testi Remo Rostagno elaborazione drammaturgica Beppe Rosso e Gabriele Vacis con Beppe Rosso scene Lucio Diana scelte musicali Roberto Tarasco regia Gabriele Vacis ACTI TEATRI INDIPENDENTI I vini e i liquori rimandano ad una tradizione antica e identificano sempre una terra e una civiltà. La civiltà di cui si parla nello spettacolo è quella di una terra piemontese, le Langhe, terra di vini e di liquori, ma anche di grandi narratori, che riporta alla mente le colline di Cesare Pavese, l’epopea di Beppe Fenoglio. Dopo esserci tuffati in quella letteratura, nelle sue storie e leggende, siamo riemersi distillando gocce di memoria dei personaggi che abbiamo incontrato. Per creare uno spettacolo che si nutre di linguaggi e formule di racconto orale caratteristici di queste colline. È un mondo aspro ma capace di esplodere in risate liberatorie e trasformare la sua austerità in sberleffo; un mondo di gente parsimoniosa, concreta, legata alla terra e alla realtà; che però sogna in segreto sapori forti, proibiti, dionisiaci, ed è sempre sul punto di esplodere nell’anarchia, nell’ebbrezza visionaria e fantastica, di cui sono emblema i liquori, appunto. Da mercoledì 22 a domenica 26 novembre 2006 ore 21 MANICA LUNGA REGINA METEORA Delirio Amoroso di Katarijna Ludmilla II di Katia Capato e Domenico Castaldo testi tratti da Alda Merini, Processo a Giovanna d’Arco, Apocalisse regia Domenico Castaldo con l’aiuto di Margherita Ortolani e Francesca Netto LABORATORIO PERMANENTE DELL'ARTE DELL'ATTORE con il sostegno di SISTEMA TEATRO TORINO La Regina Katarijna Ludmilla II è davanti alla corte: dottori della fede, medici e dignitari. Ha compiuto atti di estrema gravità che ne rivelano un animo folle ed indomito: tentò di mangiare il proprio figlio per ripristinare l’antica verginità, e dar fine ad una dinastia di despoti. Dichiarò morto il marito, sovrano ancora in vita e regnante. Tentò il suicidio e decapitò due nobili dignitari. Diede credito a misteriose voci, che lei sostiene giungere direttamente da Dio. Sostenne di essere Regina e condottiera, guidò il popolo alla conquista del regno dei Cieli. Regina Meteora è il percorso di una nobile donna giunta ad una maturità estrema e sull’orlo della follia per i sorprendenti drammi che la vita le ha riservato, ma anche dell’attrice che la interpreta giunta ad una estrema maturità artistica che ha dato vita ad un personaggio fantastico e liberatorio. È il risultato di un lungo lavoro di tandem artistico in cui prende forma una limpida e mirata visione registica. Da martedì 28 novembre a domenica 3 dicembre 2006 ore 21 MANEGGIO REALE ANTIGONE NON ABITA PIÚ QUI di Michele Di Mauro liberamente tratto dalle Antigoni di Anouilh, Sofocle e Cocteau con Michele Di Mauro, Francesca Bracchino, Mariano Pirrello, Federica Scandola de “Il Piccolo Teatro D’Arte” scene, costumi e immagini Elvis Flanella regia Michele Di Mauro M.A.S. JUVARRA con il sostegno del SISTEMA TEATRO TORINO e in collaborazione con FONDAZIONE TEATRO STABILE TORINO TEATRO D'EUROPA Antigone non abita più qui è il frutto di una ricerca che il regista - attore torinese ha condotto sul mito di Antigone. I due poli contrastanti sono senza dubbio quelli rappresentati da Antigone e Creonte. Antigone è il modello della ribellione individuale contro la sopraffazione dello stato: una ragazza ribelle ed eroica che si oppone alle leggi della città in nome dei diritti sacri della famiglia e del sangue. Creonte è un tipico uomo di governo, un politico scaltro e a suo modo saggio che conosce le regole del gioco e si destreggia con abilità tra rigore e compromessi. Emone, fidanzato della ragazza e figlio del tiranno, subisce la vicenda. Sono tre solitudini invischiate nel tormento del legame di sangue e nella definitività delle scelte, creando poli mossi da sentimenti contrastanti. A livello stilistico, il lavoro attoriale tende ad un realismo emotivo più vicino ai modelli cinematografici che agli stilemi del teatro tradizionale. Da martedì 20 dicembre 2006 a domenica 14 gennaio 2007 ore 21 MANICA LUNGA LE SUBURBE IN CROCIERA e bis a go - go di Tiziana Catalano, Luisella Tamietto, Enrico Ceva con Tiziana Catalano e Luisella Tamietto costumi Agostino Porchietto arrangiamenti musicali Aldo Rindone M.A.S. JUVARRA Nello spettacolo proposto quest’anno dalle sorelle Suburbe, vedremo le due attrici nei panni delle anziane signorine Censa e Palma, alle prese con una crociera in Marocco tutto compreso. Coinvolte e sconvolte da tutte le attività che si svolgono sulla nave, come le lezioni di yoga tenute da un fantomatico guru, faranno infine lo sberleffo alle animazioni delle crociere…ma cosa troveranno nella loro cabina? E riusciranno a raggiungere la meta? Divertente e poetico, ironico e grottesco, spassoso e suggestivo, lo spettacolo continuerà con bis a volontà dove ritroveremo gli storici personaggi di Barbie e Ken con nuove e vecchie avventure, una presentazione di modelli della linea di moda delle sorelle Suburbe ed ancora sketches del loro repertorio oramai divenuti dei veri e propri “cult”. Da martedì 16 a domenica 21 gennaio 2007 ore 21 MANICA LUNGA NELLA RADURA atto unico liberamente tratto dai romances di William Shakespeare “Pericle, principe di Tiro”, “Cimbelino”, “Racconto d’inverno”, “La Tempesta” con gli attori dell'Anna Cuculo Group adattamento e regia di Marco Zaccarelli ACG - ANNA CUCULO GROUP con il sostegno di SISTEMA TEATRO TORINO I quattro romances “Pericle, principe di Tiro”, “Cimbelino”, “Racconto d’inverno” e “La Tempesta” sono - seguiti dal solo “Enrico VIII” - gli ultimi lavori di William Shakespeare e costituiscono un gruppo di opere di ispirazione e composizione unitaria. I contrasti si placano, il dolore causato è, così come l’errore, riparato dal perdono e una dolcezza serena e stanca conclude le vicende: il finale lieto vede sempre il trionfo dell'innocenza, la riconciliazione, il coronamento di una promessa d'amore. Il tutto in un mondo, fantastico e reale al tempo stesso, vallata o isola che sia, dove la saggezza e la grazia esorcizzano il dolore e la violenza. Cronologicamente, da “Pericle” a “La Tempesta”, tale ‘rasserenamento’ è evidente: l'intervento di forze magiche e un'atmosfera incantata trasmettono l'idea che per la condizione umana ci sia una speranza redentrice. Marco Zaccarelli Venerdì 26 e sabato 27 gennaio 2007 ore 21 MANICA CORTA KADDISH PER IL BAMBINO NON NATO di Imre Kertész con Ruggero Cara elaborazione drammaturgica Vincenzo Todesco regia Ruggero Cara e Vincenzo Todesco PROMOMUSIC Imre Kertész nasce a Budapest il 9 novembre 1929. Nel 1944 i tedeschi invadono l’Ungheria. Viene deportato, in quanto ebreo, ad Auschwitz e poi a Buchenwald. Si salva dallo sterminio per una bizzarra coincidenza, uno scambio d'identità. Nel 1945 viene liberato dalle forze alleate. Nel 2002 vince il premio Nobel per la letteratura. Nella motivazione si legge: "per una scrittura che sostiene la fragile esperienza dell’individuo contro la barbarica arbitrarietà della storia". È per il bambino che non ha voluto far nascere che Imre Kertész pronuncia qui il Kaddish - la preghiera per i morti della religione ebraica. Di una densità e veemenza non comuni, questo monologo interiore è il racconto di un’esistenza confiscata dal ricordo della tragedia concentrazionaria. Proferita dal fondo della più estrema sofferenza e sul filo di un terribile e ubriacante umorismo, la magnifica orazione funebre afferma l’impossibilità di assumere il dono della vita in un mondo definitivamente traumatizzato dall’Olocausto. Ciò che piange il narratore, non è solo “il bambino non nato”: è l’umanità tutta intera. Da giovedì 1 a sabato 3 febbraio 2007 ore 21 MANEGGIO REALE ‘NA SPECIE DE CADAVERE LUNGHISSIMO un’idea di Fabrizio Gifuni materiali per una drammaturgia da Pier Paolo Pasolini di Giorgio Somalvico (“Il Pecora”) con Fabrizio Gifuni disegno luci Cesare Accetta regia Giuseppe Bertolucci TEATRO DELLE BRICIOLE TEATRO STABILE DI INNOVAZIONE - SOLARES FONDAZIONE CULTURALE in collaborazione con CINEMAZERO DI PORDENONE MERCADANTE TEATRO STABILE DI NAPOLI - PROGETTO PETROLIO Uno spettacolo che nasce, come scrive il regista, “dal desiderio di distillare, nell’alambicco del monologo, sostanze linguistiche dai sapori apparentemente opposti”: la prosa politica e polemica del Pasolini luterano e corsaro così come i suoi versi friulani, e gli endecasillabi inediti e sorprendenti del poemetto “Il Pecora” del poeta milanese Giorgio Somalvico che, in un romanesco crepitante e reinventato, costringe in metrica il delirio di Pino Pelosi, detto er rana, nella sua scorribanda notturna alla guida dell’Alfa GT, per le strade di Roma e di Ostia, dopo l’omicidio. Una sorta di agone tragico - inteso come scontro, ma anche come agonia - tra un Padre e un Figlio, vissuto in scena da un solo corpo e da una sola voce, l’attore Fabrizio Gifuni, che de-genera, senza soluzione di continuità, da vittima a carnefice. Da martedì 6 a domenica 25 febbraio 2006 ore 21 MANEGGIO REALE COSMETICA DEL NEMICO di Amélie Nothomb elaborazione drammaturgia Stefania Bertola e Michele Di Mauro con Michele Di Mauro e Graziano Piazza e con Irene Zagrebelsky e Mariano Pirrello scene e luci Lucio Diana fonica Serena Bertetto immagini e suoni Elvis Flanella M.A.S. JUVARRA – TEATRO CIVICO DI TORTONA in collaborazione con FESTIVAL DELLE COLLINE TORINESI e in collaborazione con TORINO CAPITALE MONDIALE DEL LIBRO CON ROMA TUTTO COMINCIA IN UNA SALA D'ATTESA. UN UOMO LEGGE, PER INGANNARE IL TEMPO. È LA VITTIMA DESIGNATA. SARA' SUFFICIENTE PARLARGLI PER PRENDERLO IN TRAPPOLA. TUTTO FINISCE IN UNA SALA D'ATTESA. Sguardo incisivo, impietoso. Umorismo fulmineo. Bizzarria e filosofia. Una storia originale che ruota intorno a sentimenti eterni e tangenti metafisiche. Uno spettacolo inquietante e crudele sull’amore e sulla morte. Sul sesso e sul desiderio. Sulla vacuità dell’essere e sulla libertà come estrema conquista dell’io diviso. Un tuffo nel cosmo dei sentimenti e nell’estetica delle coscienze. Cosmetica del nemico è una tragicommedia ad orologeria, un dialogo serrato infarcito di citazioni filosofiche e battute di spirito degne di una sceneggiatura da film d’autore, con cui lo spettacolo tiene tutti col fiato sospeso, in una continua agnizione di senso e di stile. Da venerdì 2 a domenica 25 marzo 2007 ore 21 MANEGGIO REALE CIAU BALE DIECI E LODEN di Andrea Zalone con Germana Pasquero, Manlio Pagliero, Gianpiero Perone, Simonetta Benozzo, I Soggetti, Donato Sbodio, Riccardo Lombardo, Giovanni Carretta Pontone, Andrea Zalone assistente alla regia Silvia Magoni regia video Giovanni Carretta Pontone regia Riccardo Lombardo M.A.S. JUVARRA CIAU BALE torna ad occuparsi della realtà piemontese alla luce di una recente trasformazione che vede Torino e il Piemonte finalmente protagonisti non solo della scena nazionale ma, grazie alle Olimpiadi Invernali, anche internazionale. Da qui il meritato dieci e... loden. Se negli anni passati l'occhio critico di CIAU BALE aveva focalizzato l'attenzione su vizi e luoghi comuni responsabili di un'immagine grigia e immota dei cosiddetti bogianen, oggi lo sguardo è volto a celebrare in chiave ironica - con sketches, monologhi e mini-commedie attraversati da incursioni video e schegge musicali, a tratti sporcati da un innovativo uso del dialetto - il nuovo “risorgimento” dei piemontesi finalmente orgogliosi della propria identità. Venerdì 2 e sabato 3 marzo 2007 ore 21 MANICA CORTA MIRAGE La marcia nel deserto di Antoine De Saint-Exupéry da “La terra degli uomini” di Antoine De Saint-Exupéry di Johnny Lodi e Michele De Vita Conti con Johnny Lodi regia Michele De Vita Conti COMPAGNIA TEATRALE KATZENMACHER L’aviatore e autore francese appare in una veste inusuale. Caduto con il suo aereo nel deserto, è costretto ad agire e reagire da una prospettiva per lui totalmente inesplorata. Abituato ad osservare dall’alto, a riflettere con grande raffinatezza sul volo e sui suoi aspetti filosofici e metafisici, A. De Saint-Exupéry è nella sabbia fino alle ginocchia, costretto a calcolare miglia da percorrere a piedi, litri di liquido da razionare, rotte terrestri... Quando la stanchezza e la paura cominciano ad avere il sopravvento, i miraggi fanno la loro entrata in scena. Nell’aria che vibra per il caldo immagini sublimi o terrificanti diventano l’unica compagnia dell’autore precipitato. Una compagnia che quando smetterà di terrorizzarlo lo guiderà alla salvezza. Questo episodio della sua vita, realmente accaduto e minuziosamente documentato, avrà un ruolo fondamentale nel prosieguo del percorso personale e professionale di Saint-Exupéry. Persino la sua scrittura cambierà sensibilmente, probabilmente in meglio. Venerdì 9 e sabato 10 marzo 2007 ore 22.30 MANICA CORTA SOY POETA Y NADA MAS Reading di musica e poesia dedicato a Pedro Pietri scritto da Federico Sirianni e Davide Valfrè con Federico Sirianni (voce narrante e cantante, chitarra) &THE OBITUARIES Edmondo Romano (sax tenore, loopstation), Riccardo Barbera (contrabbasso) luci Paolo Severini U.P.R. Un viaggio poetico musicale nel mondo del più grande autore newyorican: scarafaggi metropolitani, cabine telefoniche fuori servizio, poeti di strada, vecchi caseggiati, reduci di guerra, preghiere, cospirazioni e disoccupazione, elogi funebri portoricani, poesie senza titolo indefinite e dimenticate. Sulle note di un quartetto che mischia jazz e ritmi centroamericani, Federico Sirianni riporta alla luce, tirate fuori da una borsa rigonfia di pelle nera su improbabili foglietti scritti a macchina, le parole di un poeta straordinario, facendone lettura, teatro e canzoni. Pedro Pietri è nato a Ponce (Portorico) nel 1944 da una famiglia di origini corse; trasferitosi giovanissimo a New York, nella seconda metà degli anni sessanta entra in contatto con i circoli poeti beat e afroamericani. Di quegli anni è una delle sue composizioni più note “Puerto Rican obituary”. Da venerdì 16 a domenica 18 marzo 2007 ore 21 MANICA CORTA IL VERBO DEGLI UCCELLI: ANNO III (seconda fase) CANTI DI SIMURGH progetto diretto da Domenico Castaldo in collaborazione artistica con Katia Capato, creato con Piero Greco, Francesca Netto, Margherita Ortolani con Katia Capato, Domenico Castaldo, Piero Greco, Francesca Netto, Margherita Ortolani, Guendalina Tondo, Fabio Perrone, Riccardi Rigamonti, Ti Nguyen, Christina Lederhass supervisione musicale Gianni Maestrucci luci ed oggetti ideati e creati dal Laboratorio Permanente LABORATORIO PERMANENTE DELL’ARTE DELL’ATTORE in collaborazione con REGIONE PIEMONTE e con M.A.S. JUVARRA Cantare è uno dei modi per celebrare l’incontro e l’ascolto. Lo abbiamo scelto per continuare il cammino Sulle Orme del Simurgh - il mitico re che è meta degli Uccelli di Farid Ad Din Attar - ma anche come meta di un viaggio che conduce a scoprire se stessi. Noi come gli uccelli del poema sufi siamo in cammino, ma senza spostarci cerchiamo di valicare monti e valli con il mestiere dell’attore e con il canto…un canto emesso piano piano, che sorge dal cuore e cerca di salire, si diffonde nelle orecchie e nelle bocche dei dieci attori, poi in tutta la stanza, cerca di aprire un varco per far giungere le voci (tante come una) oltre i rumori, oltre la città, oltre i grattacieli, contro una nuvola ed ancora più su…senza amplificatori, senza strumenti, sottile e leggero, come un palloncino scappato dalle mani di un bimbo. Cantare è parte del nostro percorso di conoscenza tra mestiere dell’attore e spirito. Mercoledì 28 marzo 2007 ore 21 MANEGGIO REALE COSTRUZIONE Brasile e società in musica e poesia con Barbara Casini (canto, chitarra, percussioni) Monica Demuru (voce recitante, canto) Gabriele Mirabassi (clarinetto) PRODUZIONI FUORIVIA Da sempre il popolo brasiliano, nel senso più nobile del termine, si canta e si descrive nel suo divenire, andare, affrontare gli innumerevoli conflitti e trasformazioni della vita, e nella musica grande è l’importanza del testo, del racconto, della denuncia o dell’annuncio. Così come grandi poeti prestano la loro voce e la loro visione alla musica. Uno fra tutti, Chico Buarque de Hollanda, unisce poesia, composizione, impegno sociale e culturale in un unico straordinario personaggio. Attraverso le canzoni di Chico Buarque, il rap di Gabriel o Pensador, il samba italobrasiliano di Adoniran Barbosa, il lamento degli emigranti nordestini e la prosa cruda di Graciliano Ramos, lo spettacolo di Demuru e Casini ci propone un “itinerario urbano” tra i conflitti sociali di ieri e di oggi, col clarinetto di Gabriele Mirabassi che di volta in volta si mescola, sottolinea, interferisce, conduce il canto e la parola. Venerdì 30 e sabato 31 marzo 2007 ore 21 MANICA CORTA Progetto di studio da I MANOSCRITTI DEL DILUVIO DI MARC BOUCHARD ideato e coordinato da Lorenzo Fontana e Valentina Diana in collaborazione con TEATRO BARETTI Riflettendo sul fatto che il testo“I manoscritti del diluvio” di Bouchard vede come protagonisti un gruppo di anziani, e che tutto si svolge durante un laboratorio di scrittura creativa, questo ci ha condotti ad ipotizzare la presenza, in scena, di attori che incarnassero tale situazione nella sua più concreta realtà. Un percorso di lavoro con un gruppo di anziani ad un progetto creativo si configura come un’azione parallela alla soluzione drammaturgica proposta dal testo, una sorta di riflesso, di risonanza, che offre un approccio a quest’opera decisamente originale: il mondo degli anziani, le loro pulsioni, ciò che li accomuna ed i conflitti che possono sorgere all’interno del gruppo relativamente ad un evento (il diluvio) che li accomuna come situazione pregressa. Inoltre si tratta di persone legate da un comune progetto creativo, un progetto creativo sull’orlo del diluvio, realizzato da persone anagraficamente sull’orlo della vita. Da mercoledì 11 a venerdì 13 aprile 2007 ore 21 MANICA CORTA LA NOTTE DEGLI ASSASSINI di J. Triana con Christian Burruano, Elena Ramognino, Rossana Peraccio e il Quintetto Architorti scene e Costumi Agostino Porchietto luci Stefano Turino musiche Marco Robino adattamento e regia Claudio Ottavi ARCHITORTI - PICCOLO TEATRO D'ARTE Tre fratelli adolescenti - Lalo, Cuca e Beba - rinchiusi in una “cantina” - o “l’ultimo sgabuzzino della casa” - giocano ossessivamente ad un gioco allucinante: l’assassinio dei propri genitori. Nell’attuarlo, in forma quasi psicodrammatica, assumono i ruoli degli assassini, delle vittime, dei vicini curiosi, della polizia che indaga, dei funzionari del processo - a cui intervengono, in qualità di testimoni, gli stessi genitori uccisi. La Notte degli Assassini viene proposta nella collaborazione ARCHITORTI-PTA in una chiave linguistica che privilegia la coesistenza parallela dei diversi elementi della messinscena - parola, movimento, musica - esplorando un campo semantico in cui teatro e musica assumono importanza equivalente. Sabato 14 aprile 2007 ore 21 MANEGGIO REALE JOHN E JOE di Agota Kristof con Adolfo Margiotta, Massimo Olcese, Vito Favata regia Pietro Faiella SOSIA & PISTOIA Si tratta della prima messinscena italiana di questa intrigante “pièce” teatrale scritta nel 1972 dalla scrittrice ungherese, naturalizzata in Francia, Agota Kristof. Un testo burlesco ed inquieto che sembra quasi tessuto sull'aggressivo, surreale linguaggio e sulle modalità espressive proprie del duo comico Olcese e Margiotta. Imprigionati in un non-luogo, un surreale bistrot con tavolini e sedie all'aperto, John e Joe, mossi dal bisogno e dal desiderio, sottomessi all'influsso del denaro, giocano il conflitto per il possesso di una vincita al lotto, attaccandosi ferocemente l'uno all'altro, addirittura denunciandosi e finendo in prigione, in un crescendo costantemente in bilico tra idiozia e grottesco assurdo. Agota Kristof ama il tema dell'io e del suo doppio e come ne “La Trilogia delle città di K”, John e Joe si scambiano gli abiti, le vite, i destini: non possono mai rinunciare all'altro senza il quale non potrebbero esistere. Nelle tre giornate, raccontate nei rispettivi quadri, i due amici compiono sulla propria pelle un vero e proprio percorso cognitivo, scoprendo che solo nel dono della fiducia, solo scambiando amore con amore, l'uomo è veramente uomo. Venerdì 20 e sabato 21 aprile 2007 ore 21 MANICA CORTA L’ASSOLUZIONE Dialogo tra due intellettuali intorno a Tommasino Buscetta, Giulio Andreotti ed altri boss della mafia da un’idea di Gianluca Riggi realizzazione scenica e testi Gianluca Riggi con Gianluca Riggi e Roberta Castelluzzo si ringrazia Alfredo Galasso ASS. CULT. L’ARCHIMANDRITA – TEATROFURIOCAMILLO Trasformando la lettura in evento teatrale e dando alla stessa una motivazione, il Teatro Furio Camillo porta avanti la sperimentazione applicandola agli atti processuali riguardanti famosi ed importanti uomini politici italiani, con particolare attenzione al “Processo del Secolo” che ha avuto come protagonista l’onorevole Giulio Andreotti. La comicità è insita nelle parole dei testimoni appartenenti alla “Famiglia”, nella difesa dell’onorevole, ormai senatore a vita, e divino Giulio, non v’è bisogno di aggiungere, basta riportare fedelmente i testi trascritti dagli stenotipisti, cucirli tra loro senza operare alcun adattamento, se non taglio, vista la mole di documenti a disposizione, per avere un testo teatrale di stampo eduardiano, e per fornire i mezzi agli spettatori di giudicare e dare una inevitabile ASSOLUZIONE! Venerdì 27 e sabato 28 aprile 2007 ore 21 MANICA CORTA SIAMO TUTTI IN PERICOLO L'ultima intervista di Pier Paolo Pasolini Lettere Luterane con Gianluigi Fogacci e Massimiliano Sbarsi regia Daniele Salvo FAHRENHEIT 451 TEATRO “Viviamo in uno strano periodo, in cui l’urgenza dell’agire non esclude, anzi, richiede assolutamente l’urgenza del capire”. P.P. Pasolini L’idea di questo spettacolo nasce da "Lettere Luterane", gli ultimi articoli che Pier Paolo Pasolini scrisse per “Il Mondo” e “Il Corriere della Sera” nel 1975, anno della sua morte, e dalla lettura di un documento estremo e profetico, una confessione più che un’intervista, l’ultima, rilasciata a Furio Colombo il giorno prima di essere ucciso. Un grido d’allarme lucido e disperato sull’inevitabile declino della nostra civiltà, che alla luce degli avvenimenti odierni suona straordinariamente profetico. Pier Paolo Pasolini incarna più di ogni altro la figura dell’intellettuale che, con le armi della parola e della poesia “attiva”, afferma con vigore e “disperata vitalità” il valore dell’uomo, inteso come “homo poeticus” ma anche “homo politicus”, difensore dell’ideale e di quel “privilegio del pensare” che oggi a pochi appartiene. Venerdì 4 e sabato 5 maggio 2007 ore 21 MANICA CORTA MONOLOGO DELLA PIZIA da “La Morte della Pizia” di F. Durenmatt con Anna Coppola regia Simona Cagnasso ASSOCIAZIONE CULTURALE PECORANERA Ne “La Morte della Pizia” Durenmatt, attraverso la rielaborazione di alcuni dei più grandi miti greci, costruisce intorno alla figura della Pizia di Delfi un personaggio estremamente umano, vivo, affascinante, straordinariamente complesso e sorprendentemente moderno. In essa il personaggio mitico incarna una definizione altrettanto attuale, sottile e profonda di sensibilità femminile. La Pizia ci parla del valore, del significato e della gestione del potere nella società, delle conseguenze degli atti umani, del limite della consapevolezza del singolo individuo, della responsabilità che impone qualsiasi interpretazione personale della realtà, del ruolo e dell’importanza di ciò che nell’uomo appartiene alla sfera emotiva e di ciò che è invece razionale, dell’aspirazione alla giustizia, del dramma di vivere una condizione essenzialmente ambigua, divisa. Nel Monologo della Pizia, una donna moderna si confronta sul rapporto che la sua specifica condizione di oggi ha con tutte queste problematiche. Sabato 19 maggio 2007 ore 21 MANEGGIO REALE INTERNO FAMILIARE lettura-concerto da un racconto di Anna Maria Ortese con Iaia Forte musiche dal vivo Daniele Sepe (sax) e Piero De Asmundis (pianoforte) TEATRO IAIA Interno Familiare è un racconto tratto dalla raccolta "Il mare non bagna Napoli” capolavoro di Anna Maria Ortese, che con sensibilità dolorosa ci racconta Napoli attraverso il corpo e la voce di Iaia Forte. Dopo aver messo in scena “Corpo celeste”, raccolta di scritti e saggi della scrittrice partenopea, qui viene indagato l’universo della Ortese narratrice invece che saggista, che ci racconta il percorso interiore di una donna, che nell’orrore di un “interno familiare” si apre ad un illusorio amore, e rinunciandovi, rinuncia a se stessa. Un ritratto familiare spietato, in cui la lingua della Ortese trova assonanza nelle sonorità multiformi di Daniele Sepe e Piero De Asmundis. Da mercoledì 23 a venerdì 25 maggio 2007 MANICA CORTA TRILOGIA SUL TRAPASSO (STORIA DI UNA DONNA QUALUNQUE) testi tratti dai Diari raccolti dall’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve di Santo Stefano e da diari “anonimi” 23/24 maggio 2006 ore 21.00 CARNE LLEVARE - Terzo Episodio della Trilogia (prima assoluta) con Gianluca Di Matteo, Carolina Gallai, Vanessa Vozzo suono Cristina Girodo, video Luca Montabone e Ezio Valenzano costumi Germana Landolfi, la “scatola” Pasquale Zanellato & co. burattini e pupazzi Gianluca di Matteo regia e drammaturgia di Vanessa Vozzo. SERVI DI SCENA OPUS RT Carnevale, Carne llevare, levare la carne. La storia della “donna qualunque” prosegue e termina alla fine degli anni Ottanta. Il caos, in bilico tra il vuoto e la luna, si impossessa della scena che si anima e impazzisce in un “Carne llevare” folle e delirante. La morte non è definibile, questo è certo, ma forse non è neanche così definitiva. “Se vuoi star bene tutto l’anno ammazza un porco”… 25 maggio 2006 dalle ore 20.00 LA REPUTAZIONE, SCARAMANZIA, CARNE LLEVARE – I 3 Episodi della Trilogia CENTRO COREOGRAFICO PROGETTO RETTILARIO BALLETTO DELL'ESPERIA DIREZIONE ARTISTICA PAOLO MOHOVICH Il Centro Coreografico Progetto Rettilario è una realtà che vede il suo inizio nell’autunno 2006, realizzando in modo concreto il progetto di residenza teatrale che il Balletto dell’Esperia ha portato avanti in questi anni con M.A.S. Juvarra. Ora si apre la nuova prospettiva di spazi teatrali adeguati alla programmazione di danza di qualità, come il Maneggio della Cavallerizza Reale e successivamente il Teatro Rettilario che diventerà appunto residenza teatrale per il Balletto dell’Esperia. Tra gli obiettivi è importante l’esperienza già consolidata di produzioni in collaborazione con M.A.S. Juvarra e con Giuseppe Zambon come nel caso di Butterlfly, anima di seta e Il viaggio di Smilla. Paolo Mohovich curerà la parte che concerne le attività di danza che prevedono, oltre alla presenza del Balletto dell’Esperia con le sue produzioni (per la maggior parte basate sulle creazioni esclusive per la compagnia di Paolo Mohovich e di altri coreografi: Eugenio Scigliano, Laura Corradi, Inmaculada Rubio, Hervé Costa), anche alcuni appuntamenti di ospitalità, workshop, rapporti con le scuole. Con questo intento, la direzione artistica del Progetto Rettilario vuol creare con il Balletto dell’Esperia, riconosciuto come realtà consolidata di livello internazionale, un nuovo polo per la danza contemporanea, con uno sguardo particolare, per quanto riguarda l’ospitalità di compagnie straniere, su gruppi emergenti, altamente professionali e mai proposti in programmazioni di danza a Torino, privilegiando le sinergie internazionali create negli anni dal Balletto dell’Esperia. Da venerdì 6 a venerdì 13 ottobre 2006 ore 21 MANEGGIO REALE IL VIAGGIO DI SMILLA balletto ispirato al romanzo di Peter Hoeg “Il senso di Smilla per la neve” coreografia Paolo Mohovich musica originale Giuseppe Zambon ideazione e produzione video Antonio Rollo costumi Jorge Gallardo disegno luci Sergio Rissone, Paolo Mohovich assistente alla coreografia Victoria Saiz interpreti Christian Alessandria, Giuseppe Cannizzo, Cristiana Casadio, Silvia Moretti, Elena Rittatore, Miguel Soto Calatayud BALLETTO DELL’ESPERIA - TORINODANZA - REGIONE PIEMONTE WHEN WATER WHISPERS coreografia, luci, costumi Inmaculada Rubio musica Johann Johanssonn BALLETTO DELL’ESPERIA Lo spettacolo nasce come un omaggio alla cultura nordica, cultura che fa riferimento a quell’area della terra quasi sconosciuta, misteriosa, avvolta dai ghiacci, piena di poesia e di mistero. Il balletto introduttivo When water whispers è astratto, ispirato ai movimenti acquatici, alle osmosi dell’acqua nel ghiaccio, confrontate ad un mondo interiore, di sentimenti che si intercalano al vivere giornaliero. Ne Il viaggio di Smilla di Paolo Mohovich e Giuseppe Zambon, l’elemento narrativo, ispirato al romanzo di Peter Hoeg “Il senso di Smilla per la neve”, è il protagonista in una sorta di spettacolo totale che unisce immagine, danza e testo, con l’intenzione di creare suggestioni legate a questo mondo nordico attraverso il filo conduttore di una sequenza di scene che utilizzano i personaggi del romanzo per “raccontare le scene non scritte”. Da martedì 5 a domenica 10 dicembre 2006 ore 21 MANEGGIO REALE MOZART AQUA coreografia Paolo Mohovich musica Wolfgang Amadeus Mozart e suoni acquatici. costumi Jorge Gallardo luci Sergio Rissone e Paolo Mohovich interpreti Christian Alessandria, Giuseppe Cannizzo, Cristiana Casadio, Paolo Mohovich, Silvia Moretti, Elena Rittatore, Miguel Soto Calaltayud. BALLETTO DELL'ESPERIA ALLURE coreografia, luci e costumi Paolo Mohovich musica Marin Marais BALLETTO DELL'ESPERIA Mozart Aqua è un balletto che si ispira all’affinità dell’elemento acquatico con la leggerezza quasi naturale delle partiture mozartiane, creando una coreografia che vuol anche giocare alla contrapposizione tra dionisiaco e apollineo, tra la forza della natura e la ricercatezza architettonica della musica barocca. Due mondi che non si respingono, ma divengono quasi come in un respiro, la conseguenza, lo sfogo l’uno dell’altro, dove i danzatori assecondano sia le famose melodie mozartiane, sia i suoni acquatici visti come parti integranti di autentiche sinfonie naturali. Il proposito è creare una vera festa di plasticità in cui immergersi. Allure...scivolando in punta di piedi, pestando con forza il suolo, camminando con apparente disinvoltura “indossiamo” il portamento come una corazza che volentieri dimentichiamo per lasciarci andare...per raggiungere noi stessi. Martedì 27 e mercoledì 28 febbraio 2007 ore 21 MANEGGIO REALE CORPI D'ANIMA Trittico di coreografi italiani Il trittico Corpi d’anima mette in luce la versatilità degli interpreti in tre differenti modi di concepire la coreografia, sia per quanto riguarda il risultato scenico, sia per quanto riguarda il processo creativo. Un ventaglio di stili che va del teatro - danza legato alla danza contemporanea più pura, fino al neoclassico che privilegia il movimento, la plasticità, ma anche l’importanza del singolo gesto. Tre coreografi italiani con una forte esperienza internazionale alle spalle, danno la loro visione sul mondo delle relazioni umane con il comune denominatore di una spiccata musicalità. ROSA ANTRACITE coreografia Laura Corradi musiche Enrico Terragnoli costumi Sticky Fingers-Torino luci Alberta Finocchiaro Quando stringiamo qualcosa nelle mani, qualcuno, sono certezze. Diciamo di sapere, ma non è vero, che forse non è per sempre. Non si vuole certezza del fatto che tutto sgretola, meglio grigio quando deve essere grigio e rosa quando può essere rosa, senza iniezioni di veleno, senza sospetto. FOGLIA CADUCA coreografia Paolo Mohovich musica Ben Harper costumi e luci Paolo Mohovich Assolo interpretato dal coreografo su una canzone di Ben Harper. La musica del celebre jazzista libero americano ispirano un “canto malinconico e introspettivo” articolandosi in diverse brevi sezioni che rimandano al ricordo così come il brano stesso che parla del gospel è dedicato alla memoria del padre del musicista. METAMORFOSI NOTTURNE coreografia Eugenio Scigliano musica Gyorgi Ligeti costumi Germana Landolfi luci Sergio Rissone Una meditazione sul mondo del sogno e dell’incubo, disegnata sulla cangiante e potente partitura di Ligeti. BALLETTO DELL’ESPERIA-FESTIVAL ABANO DANZA-FESTIVAL VIGNALEDANZA Da giovedì 26 a sabato 28 aprile 2007 ore 21 MANEGGIO REALE BUTTERFLY Anima di seta balletto in un atto e undici quadri ispirato al romanzo di John Lutter Long e all’opera di Giacomo Puccini, tradizionale giapponese musica Riuychi Sakamoto, Giacomo Puccini (da Madama Butterfly), interpreti (Balletto dell’Esperia) Butterfly: Cristiana Casadio B.F.Pinkerton: Miguel Soto Calatayud Suzuky: Silvia Moretti Kate Pinkerton: Elena Rittatore Bonzo: Giuseppe Cannizzo Marinaio: Christian Alessandria Principe Yamadori: Paolo Mohovich scene e costumi Jorge Gallardo realizzazione video Giuseppe Zambon e 80.81 coreografia Paolo Mohovich assistente alla coreografia Victoria Saiz regia Paolo Mohovich e Jorge Gallardo BALLETTO DELL'ESPERIA Lo spettacolo nasce dalla volontà di creare con la multimedialità l’atmosfera di questo dramma ottocentesco. Come nell’ottocento, si conserva l’idea portante dell’eclettismo portato all’estremo, soprattutto quando si tratta di temi a sfondo orientale. Come poche altre creature del melodramma, e sola tra le eroine pucciniane, Madama Butterfly ha ben presto superato i confini musicali ed è diventata un'icona assoluta del nostro immaginario; con le sue ingenue aspettative e le tragiche delusioni, la piccola geisha di Nagasaki incarna per la sensibilità collettiva il simbolo dell'ostinata, cieca speranza umiliata dalla miseria della realtà. Da mercoledì 16 a venerdì 18 maggio 2007 ore 21 MANEGGIO REALE LIBRE COMME L'AIR coreografia Sara Sanguino, Hervé Costa realizzazione suoni Marc e Xavi Oró costumi Ana Orive luci Sam Lee e Roger Puiggener danzatori Eva Aymami, Hervé Costa, Anna Romani, Sara Sanguino, Jordi Puigdefabregas LES 4 SOUFFLES Libre comme l’air è una pièce di danza contemporanea la cui ispirazione è rappresentata dall’universo aereo. Quattro danzatori e un violinista ci portano per un’ora a viaggiare nell’aria. La libertà, la leggerezza, l’allegria costituiscono gli elementi creativi presenti nell’ambiente pittorico, privo di gravità, senza frontiere tra il mondo reale e quello irreale della pittura di Marc Chagall. BIGLIETTI Intero 10 € - ridotto di legge 8 € ABBONAMENTI ABBONAMENTO "A TEATRO CON CHI VUOI” 10 INGRESSI 50 € (cioè 5 € a ingresso) L’abbonamento NON È NOMINALE, si può utilizzare da soli o con gli amici, PER DIECI SPETTACOLI DI PROSA O DI DANZA, O PER UNO SOLTANTO ABBONAMENTO FEDELTÁ 23 SPETTACOLI 92 € Abbonamento a posto fisso per tutti gli spettacoli della stagione teatrale (teatromusica e prosa) ABBONAMENTO DANZA 5 SPETTACOLI 20 € ABBONAMENTO "DAMS" 6 SPETTACOLI 30 € (Genesi, Cosmetica del nemico, 'Na specie de cadavere lunghissimo, Assoluzione, John e Joe, Butterfly anima di seta) BIGLIETTERIA INFO, PRENOTAZIONI ABBONAMENTI E BIGLIETTI PER TUTTI GLI SPETTACOLI RETTILARIO Corso Casale 15/a, 10131 Torino Tel. 011 8132643 dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17 RITIRO PRENOTAZIONI, VENDITA ABBONAMENTI E BIGLIETTI PER TUTTI GLI SPETTACOLI PRESSO LA BIGLIETTERIA DELLA CAVALLERIZZA REALE, VIA GIUSEPPE VERDI 9, UN'ORA PRIMA DELL'INIZIO DEGLI SPETTACOLI.