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TEATRO MUNICIPALE ROMOLO VALLI
PIAZZA MARTIRI DEL VII LUGLIO 7
Reggio nell'Emilia (Reggio nell'Emilia)

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LEGGERA 2017
gennaio-maggio 2017 | Teatro Valli, Reggio Emilia
24 gennaio, ore 21| ROBERTO VECCHIONI – La vita che si ama tour
21 marzo, ore 21 | VINICIO CAPOSSELA – Ombra. Canzoni della cupa e altri spaventi
23 aprile, ore 21 | FIORELLA MANNOIA – Combattente tour
26 maggio, ore 21 | STEFANO BOLLANI – Napoli Trip
Una finestra sulla musica popolare di qualità, uno dei più grandi patrimoni del nostro paese. Ritorna Leggera, la rassegna che da gennaio a maggio porta al Teatro Valli il meglio della canzone d’autore italiana. Roberto Vecchioni, Vinicio Capossela, Fiorella Mannoia e Stefano Bollani: quattro grandi voci e altrettanti modi di scrivere e fare musica che raccontano un pezzo della nostra storia.
La kermesse, promossa da Arci Reggio Emilia e Fondazione I Teatri, è realizzata grazie al prezioso sostegno di Hera Comm, società commerciale del Gruppo Hera per la vendita a mercato libero di luce e gas. Hera Comm rinnova così, anche per il 2017, la propria partnership con Arci Reggio Emilia, riconoscendovi un interlocutore capace di esprimere un’offerta artistica di alto livello, con il quale condividere una comune vocazione all’eccellenza. Tramite questa collaborazione, dunque, Hera Comm intende qualificare la propria attenzione al territorio, declinata anche attraverso il proprio negozio di Via Emilia S. Stefano, visitando il quale i cittadini possono conoscere i dettagli di tutte le offerte per luce e gas, e scoprire così le soluzioni orientate al risparmio energetico e alla tutela dell’ambiente.
Il primo appuntamento di Leggera è martedi 24 gennaio (ore 21) con il live di Roberto Vecchioni ispirato all’ultimo libro dell’artista, edito da Einaudi, nel quale esplora la felicità, partendo dall’universo degli affetti. Il filo conduttore dello spettacolo è costituito dai frammenti della memoria personale racchiusi in 45 anni di canzoni, da quelle meno consuete come “Stelle” e “Figlio figlio figlio” a “Sogna ragazzo”.
La scelta è quella di prediligere i brani personali rispetto a quelli intellettuali per raccontare, attraverso la musica e le parole, la felicità che ci si porta sempre addosso, le gioie vissute, i dolori dimenticati e superati che appartengono a quel tempo definito da Vecchioni “verticale”.
Il cantautore in questo spettacolo gioca con l’ironia, si immerge nel ricordo. Vecchioni lascia volutamente da parte il repertorio costituito da personaggi mitici e storici che frequenta solitamente per creare un clima intimista ed attingere dalle cose belle della propria vita, come il ricordo della mamma descritta in “Dimentica una cosa al giorno” e “Un lungo addio”. Non mancheranno i classici da “Luci A San Siro” a “Chiamami ancora amore”.
Martedì 21 marzo al Valli arriva Vinicio Capossela. Dopo aver presentato la prima parte del suo album “Canzoni della Cupa” (La Cùpa/Warner Music) con il tour estivo “Polvere”, uno spettacolo dalle “evocazioni ancestrali, agresti e di frontiera”, Capossela torna ad esibirsi dal vivo nei teatri con il tour “OMBRA. CANZONI DELLA CUPA E ALTRI SPAVENTI”, durante il quale presenterà la seconda parte del suo ultimo album. Al centro dello spettacolo, accanto alle Canzoni della Cupa, troveranno posto anche altri brani del repertorio di Vinicio Capossela, che a questo immaginario sono legati a doppio filo.
Il 23 aprile sarà il giorno di Fiorella Mannoia, una consolidata amicizia della rassegna. Da sempre apprezzatissima a Reggio Emilia, la cantautrice romana fa registrare costantemente il sold out nei suoi concerti. Caratterizzata dalla sua consueta forza interpretativa Fiorella Mannoia presenterà le note del suo ultimo album “Combattente” e i suoi grandi successi, con eleganza, leggerezza e appeal pop.
Sul palco sarà accompagnata da Davide Aru alla chitarra, Luca Visigalli al basso, Bruno Zucchetti al pianoforte e alle tastiere, Diego Corradin alla batteria e Carlo Di Francesco, Direttore Artistico del tour, alle percussioni.
Attualmente è  in radio “Nessuna conseguenza”, il nuovo singolo che racconta una storia di lotta quotidiana e soprattutto della forza di reagire. Il brano, scritto da Federica Abbate e Cheope, affronta il tema della violenza psicologica sulle donne, purtroppo sempre tristemente attuale, e della capacità di uscirne e di rinascere.

Leggera si chiude in bellezza il 26 maggio con Stefano Bollani. Il compositore milanese sarà ospite dell'edizione 2017 della rassegna con un nuovo e inedito progetto dal titolo “Napoli Trip”. Un universo musicale che ha ispirato Stefano Bollani e lo ha spinto a comporre nuovi brani e a improvvisare sulla musica napoletana del passato.
Ad accompagnare Bollani (piano e Fender Rhodes) nei suoi détour nelle sonorità partenopee saranno il napoletanissimo sassofonista Daniele Sepe e il clarinettista toscano Nico Gori, assieme al talentuoso batterista Bernardo Guerra. Senza dubbio Bollani è il musicista jazz italiano più seguito e amato, grazie anche alla sua capacità di interagire con il pubblico e di coinvolgerlo visceralmente, come è avvenuto anche nel suo programma televisivo su Rai 1 “L’importante è avere un piano”, che ha condotto con grande verve e ironia, sfoggiando tutta la sua straordinaria poliedricità di musicista sensibile e attento oltre a confermarsi quale talento incontenibile della tastiera e profondo conoscitore di ogni genere musicale.
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24 gennaio, ore 21| ROBERTO VECCHIONI – La vita che si ama tour
“Canzoni per i figli”, il nuovo album di Roberto Vecchioni, prodotto da Danilo Mancuso per D.M.E., è contenuto in un cofanetto, in abbinamento all’ultimo libro “La vita che si ama. Storie di felicità”, edito da Einaudi. Il cantautore è tornato in studio di registrazione tre anni dopo il disco d’oro “Io non appartengo più” per incidere le nove canzoni dedicate ai figli e il brano inedito “Che c’eri sempre”, poesia musicata scritta per la mamma.
La musica e la letteratura, universi di riferimento imprescindibili e componenti identitarie del cantautore si fondono in un lavoro nel quale Roberto Vecchioni padre si racconta ai suoi figli Francesca, Carolina, Arrigo ed Edoardo. Le canzoni sono tutte presenti nel libro e ne costituiscono parte integrante.
“Canzoni per i figli” è un disco che racchiude i brani molto amati del repertorio del cantautore con il nuovo arrangiamento di Lucio Fabbri, dai capolavori più conosciuti - “Figlia” e “Le Rose Blu” - a quelli meno noti - “Canzone da lontano” e “Un lungo Addio” - riarrangiate, risuonate, ricantate e riconcepite, sino a discostarsi, in alcuni casi, dall’originale come ad esempio nel brano
“Quest’uomo”. E’ un lavoro acustico, scarno nel senso che rinvia alla scoperta dell’essenza delle cose, nel quale prevalgono la chitarra, il violino e il piano, con alcuni inserimenti di basso e batteria. La “band storica”, costituita da Lucio Fabbri (pianoforte e violino), Massimo Germini (chitarra acustica), Marco Mangelli (basso), Roberto Gualdi (batteria) ha tributato Vecchioni, creando un tappeto musicale delicato e intimo. L’impianto compositivo è classico, è quello della poesia accompagnata da uno strumento, quasi come se la voce matura e puntuale del cantautore si “appoggiasse” alla chitarra e al violino e gli altri strumenti costituissero un contorno.
Tra le sorprese, “Canzone da lontano”, delicata e tenera ninna nanna scritta per Francesca, tratta dall’album Montecristo ormai introvabile, la versione recitata di “Figlio figlio figlio” e l’arrangiamento nuovo di “Un lungo addio”, dedicata a Carolina.
I brani sono tenuti insieme da un filo narrativo che parte dal racconto del “mestiere” di padre, di quell’uomo che ha insegnato “la grandezza della malinconia”, sentendosi buffo e ridicolo nell’aspettare dietro la porta che i figli tornassero a casa (“Quest’uomo”) e si conclude con un ribaltamento dei ruoli perché quello stesso uomo diventa figlio e si rivolge alla madre con la canzone “Dimentica una cosa al giorno” e il monologo profondo e toccante “Che c’eri sempre”, commentato musicalmente dalla chitarra e dal violino. Un’opera nuova, la colonna sonora perfetta per accompagnare la lettura di un libro pieno di memoria e di felicità, un’ouverture per percorrere attraverso l’ascolto in sequenza dei dieci brani la bellezza e la difficoltà di essere padre e di riscoprirsi infine figlio, perché, come scrive Vecchioni, “non si è felici nell’imperturbabilità, ma nell’attraversamento del vento e della tempesta”.
Roberto Vecchioni - Cantautore è uno dei padri storici della canzone d’autore in Italia. Per Einaudi ha pubblicato Viaggi del tempo immobile (1996), Le parole non le portano le cicogne (2000), Parole e canzoni (2002), Il libraio di Selinunte (2004), Diario di un gatto con gli stivali (2006), Scacco a Dio (2009), Il mercante di Luce (2014) e La vita che si ama (2016). Con i suoi libri ha vinto numerosi premi, tra cui il Cesare Pavese, Il Choise Montale, l’Elsa Morante. Professore di greco e latino per tanti anni, è attualmente docente di Forme di poesia in musica presso l’Università di Pavia. Roberto Vecchioni è l’unico artista ad aver vinto il Premio Tenco (1983), il Festivalbar (1992), il Festival di Sanremo (2011) e il Premio Mia Martini della critica (2011).
21 marzo, ore 21 | VINICIO CAPOSSELA – Ombra. Canzoni della cupa e altri spaventi
Vinicio Capossela, pianoforte, band e ombrografi in concerto
Ove c’è molta luce, l’ombra è più cupa  (J. W. Goethe)
“Canzoni della Cupa” mi ha dato la possibilità di declinare due concetti che sono alla base della condizione umana, la polvere e l’ombra. Lo spettacolo Polvere si è svolto all’aperto, in una specie di campo di stoppie, un’evocazione insieme ancestrale, agreste e di frontiera. Ora, al chiuso dei teatri, iniziamo ad avventuraci nella zona dell’Ombra, zona meno definita, dove il materico scompare per lasciare il campo alla proiezione dell’inconsistente. 
Viviamo nell’illuminazione violenta e artificiale, abbiamo perso i mezzi toni, le ombre sono fisse, nude e nitide...per questo vogliamo restituire il tremore alle ombre, la loro mobilità fragile. Perché l’Ombra non ci segue, ci spinge. È lei a coprire noi calpestandoci.
Perdere l’ombra è perdere l’anima...è passare dal neon accecante della vita al nulla della morte. Abbiamo bisogno della nostra Ombra per farci interi. È un viaggio, un’impresa per completare il cerchio, questo riconoscimento. Una rivoluzione come fa ogni giorno la terra girando attorno al sole.
L’Ombra è come una grande scatola in cui abbiamo buttato fin da bambini le cose che abbiamo temuto di mostrare. L’inconscio personale e quello collettivo stanno in questa grande scatola. Un’Ombra che non nasconde ma rivela: sentimenti, assenze, malebestie, animali totemici, radici, proiezioni, ritrovamenti, defunti, archetipi, draghi, duplicità, governi, personalità. Ogni volta che una passione ci proietta oltre noi stessi essa genera un’Ombra…l’Ombra, questo confine labile tra luce e tenebra, tra coscienza e incoscienza. Tra sogno e consapevolezza.
In questa ipnosi si propone di trasportarci questo spettacolo.  A mezzo di strumenti ad arco e a corde, a mezzo di ombrografi, generatori d’ombre a valvole e manuali. Un concerto per umbrafili, alla corte di Ipnos, il sonno che incanta. Uno stato ipnotico in cui è consentito addormentarsi, o uscire da sé, ma non usare uno smartphone.
Vinicio Capossela
23 aprile, ore 21 | FIORELLA MANNOIA – Combattente tour
«Tutti combattiamo. 
Per un'idea, un amore, un'ingiustizia, un traguardo... 
in generale per il diritto di essere felici
FIORELLA MANNOIA
Continua il successo in prevendita di “COMBATTENTE IL TOUR” che iniziato il 1° dicembre scorso da Bergamo e che vedrà Fiorella Mannoia live sui palchi dei più prestigiosi teatri italiani.
“COMBATTENTE IL TOUR” prende il via a un mese dall’uscita del nuovo album “Combattente” che si compone di 11 brani inediti:“Combattente”, “Nessuna conseguenza”, “Siamo ancora qui”, “I pensieri di Zo”, “Anima di neve”, “I miei passi”, “L’abitudine che ho”, “Ogni domenica con te”, “Perfetti sconosciuti”, “L’ultimo babbo natale”, “La terra da lontano”.
Molte le “firme” che hanno collaborato alla realizzazione del progetto, autori della nuova generazione, ma anche storici nomi della canzone d’autore: Ivano Fossati (in un brano in cui Fiorella è autrice del testo e Fossati delle musiche), Giuliano Sangiorgi, Federica Abbate, Cheope, Fabrizio Moro, Bungaro, Cesare Chiodo e anche la stessa Fiorella Mannoia.
Nell’album troviamo anche “Perfetti Sconosciuti”, il brano scritto da Fiorella Mannoia con Cesare Chiodo e Bungaro e che le è valso (al suo debutto come autrice e interprete di una colonna sonora) il Nastro D’Argento 2016 per la “Migliore Canzone Originale” nell’omonimo film diretto da Paolo Genovese. Una ritrovata passione, quella per il cinema, per Fiorella che è anche sul grande schermo nel film di Michele Placido “7 Minuti”, in cui recita il ruolo di una delle protagoniste. “Combattente” è stato anticipato in radio dall’omonimo singolo, scritto da Federica Abbate e Cheope.
26 maggio, ore 21 | STEFANO BOLLANI – Napoli Trip
“Napoli. Un universo parallelo in cui mi son trovato a vagare
spesso, da solo o con compagni di viaggio.
E stavolta son davvero tanti, gli amici che mi hanno dato una
mano a imbastire questo affresco.”
Il nuovo, straordinario album di Stefano Bollani dedicato alla città partenopea, un progetto che vede la partecipazione di varie anime: da Daniele Sepe, a garanzia della napoletanità più “popolare”, al DJ norvegese Jan Bang, che ci svela una Napoli vista con occhi lontani e diversi dai nostri, rivisitandola con un vestito sonoro spiccatamente contemporaneo.
Il disco combina elementi provenienti da mondi diversi ed è impreziosito dall’apporto di tanti musicisti, alcuni dei quali collaborano con Bollani per la prima volta: da un ensemble tutto partenopeo che rilegge Raffaele Viviani e Nino Taranto all’inedito quartetto composto da Nico Gori (clarinetti e sax), Daniele Sepe (sassofono e flauti) e Manu Katche (batteria) che affronta nuove composizioni di Bollani create per questo progetto.
C’è poi una parte più intima, al piano solo, in cui Bollani rivisita gli amori antichi (Carosone, Pino Daniele) oltre a una canzone di Lorenzo Hengeller dove si accompagna con la sua voce. L’album chiude con un grande classico, Reginella, impreziosito dal mandolino di Hamilton de Holanda.


LEGGERA
Leggera ha una storia lunga e importante che inizia quando ancora non si era deciso di chiamare così la rassegna. Leggera nasce dalla volontà di Arci Reggio Emilia di portare la musica popolare di qualità a teatro, luogo ideale in cui ospitare questa scena dal grande spessore espressivo in cui spettacolo e pubblico diventano le due facce della stessa medaglia.
Nel corso degli anni, grazie alla collaborazione con la Fondazione I Teatri, il pubblico di Reggio Emilia ha potuto conoscere e ascoltare il lavoro di artisti del calibro di Renzo Arbore, Pino Daniele, Fiorella Mannoia, Elisa, Paolo Conte, Vinicio Capossela, Lucio Dalla, Daniele Silvestri, Ludovico Einaudi e molti altri.
INFO
Prevendite 
online su  HYPERLINK "http://www.ticketone.it/"www.ticketone.it.
Biglietteria Teatro Valli 
Per informazioni è possibile telefonare al numero 0522 392137 (Arci Reggio Emilia) oppure 0522 458811 (Teatro Valli)













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