EUROPEAN GALACTIC ORCHESTRA Tour
“Scritta arcaica nella pietra, pensata dalle stelle, modellata dai pianeti. Suoni per animali e vento, poesia per il mare profondo e per chi lo attraversa, altalena sullo spazio. La realtà dei sogni, ora più che mai, è vicina. Noi, come filo di rame, conduttori tra universo e dimensione onirica”
Essere orchestra. Molteplicità di intenzioni che diventano un solo agire, una sola voce; spazio di condivisione e moltiplicazione della forza (politica!) del suono. Nostalgia di epoche mai vissute (o forse sì?), inestinguibile sete di presente, ansia di futuro. Nasce per raccogliere i fili sparsi di un lungo e accidentato percorso (artistico ma soprattutto umano) l'European Galactic Orchestra di Gabriele Mitelli, per riunire attorno al fuoco sacro del jazz le mille anime danzanti di una vita in musica. Come a voler ricomporre il mosaico di un'infinita sequela di incontri, di folgorazioni, il trombettista bresciano ha deciso che era arrivato il momento di provare ad abbracciare con un solo sguardo la vastità dei territori attraversati. Una chiamata a raccolta alla quale ha risposto un manipolo di impavidi improvvisatori da ogni angolo del continente (Francia, Svezia, Inghilterra, Italia, Olanda), convocati per un viaggio oltre i confini del cielo e al di là delle generazioni che, seguendo le rotte interplanetarie tracciate da esperienze collettive imprescindibili come quelle dell'Art Ensemble of Chicago, dell'ICP, dell'Italian Instabile e della Fire! Orchestra (vicine, vicinissime fino a quasi a poterle toccare), arriva a planare sugli anelli di Saturno in compagnia di Duke Ellington, Misha Mengelberg e Sun Ra. Giancarlo Nino Locatelli (che oltre a suonare il clarinetto ha curato insieme a Mitelli il passaggio da progetto a realtà, in fase di scrittura e di arrangiamento), Sebi Tramontana (trombone), Luca Tilli (violoncello), Alexander Hawkins (pianoforte), Pierre Borel (sassofoni), Cristophe Rocher (clarinetto), John Edwards (contrabbasso), Cristiano Calcagnile (batteria), Tobias Delius (sassofoni), Per Åke Holmlander (tuba), Christelle Sery (chitarra): l'equipaggio è a bordo, il conto alla rovescia è iniziato. Destinazione ignota. Perché non è la meta che conta, ma il viaggio.
News inserita il
News inserita il