GOLDEN DAWN ARKESTRA World Funky
Zapot Mgwana è certamente un personaggio bizzarro. Nato a Washington DC, Zapot non ha mai conosciuto suo padre, ma sua madre, che lavorava per l'ambasciata etiope, gli diceva sempre che non doveva preoccuparsi, perché suo padre aveva un nome ben preciso: Herman Poole Blount (Sun Ra). Un modo insolito di alleviare la sofferenza del proprio figlio. Trasferitosi per qualche anno in Nigeria, Zapot è tornato adulto negli Stati Uniti, e ha fondato la Golden Dawn Arkestra, assemblando nel Texas una serie di improvvisatori amanti dello stesso Sun Ra, dei Talking Heads, del tribalismo afro e della psichedelia hippie.
Insomma, un bel po' di richiami che mettono in luce elementi diversissimi fra loro , come l’afflato corale di "Lovely Day", cavalcata stroboscopica con organetto dal mood gitano, e le ammiccanti propulsioni di "Cosmic Dancer", che omaggiano a viso aperto la disco music targata Studio 54; il tutto con un approccio world totalizzante. La band islandese mira al ripristino di fusioni sonore che uniscano ritmiche africane e tumulti funky-rock occidentali.
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