RICHARD DAWSON Dark Age britannica
Songwriter e musicista di Newcastle, atipico e difficilmente catalogabile, Richard Dawson spazia liberamente con voce e corde all'interno di brani che sono flussi di coscienza messi in musica. Laddove il timbro della sua chitarra (ruvida e sbilenca, sull'orlo di spezzarsi ma sempre sincera) evoca sia quello di Derek Bailey che quello di Jandek, la voce insiste nel solco umorale e disarmonico di Kevin Coyne, producendosi in tutta una serie di sberleffi, urla, ghigni beffardi, carezze affilate, affondi rabbiosi e oasi riflessive.
Sul tutto aleggia il fantasma di Capitano Cuordibue.
"2020" (Domino) è il nuovo disco di Richard Dawson.
"Immaginate di ritrovarvi in una vecchia taverna del 600 d.C. nel nord dell’Inghilterra. In un’atmosfera un po’ alticcia e in un clima da sopravvissuti – la Dark Age britannica, tra guerre, malattie, dolori e famiglie che vanno in frantumi – seduto in un angolo c’è un tizio con una chitarra che stona come una campana ma è in grado di catturare la vostra attenzione con le sue storie, i suoi suoni, la sua poesia, portandovi dove diavolo vuole.
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