SUPERDOWNHOME 'Homework'
Si intitola 'Homework' il nuovo singolo dei Superdownhome, da oggi su tutte le piattaforme digitali.
A poche settimane di distanza dalla pubblicazione della raccolta 'Blues Case Scenario' (Slang Music/Warner Music Italy, 2020), il duo italiano formato da Beppe Facchetti (grancassa, rullante, Sock Cymbal e Crash) ed Henry Sauda (voce, Cigar Box, Diddley Bow), ritorna con una fantastica reinterpretazione del classico di Otis Rush, con il featuring dei leggendari Nine Below Zero.
I Nine Below Zero sono solo gli ultimi artisti ad aver collaborato con i Superdownhome ma non sono gli unici internazionali. Il loro mix micidiale di country blues con sfumature rock'n'roll e dall'attitudine un po' punk ha conquistato anche Popa Chubby, tra i musicisti di rock blues più quotati al mondo, Charlie Musselwhite, precursore del blues bianco di Chicago e Fantastic Negrito, che ha invitato i Superdownhome ad aprire i suoi concerti italiani del 2019.
Attivi dal 2016, i Superdownhome iniziano a comporre musica ispirandosi a Seasick Steve, dal quale mutuano l'uso di Cigar Box e Diddley Bow, e Scott H. Biram per quel tipico mix di umori minimal e selvaggi allo stesso tempo. Il risultato è un incredibile sound da power duo, muscolare e irresistibile. Un anno dopo debuttano con l'EP omonimo e a ottobre esce 'Twenty-Four Days' (Slang Music, 2017), il primo album con sette inediti e cover di Robert Johnson, J.B. Lenoir e persino gli MC5, come a voler mettere subito le cose in chiaro. Nel 2019 è la volta di 'Get My Demons Straight' (Slang Music), prodotto da Popa Chubby e masterizzato da Brian Lucey (The Black Keys) e a novembre volano in Germania ospiti proprio del musicista americano che li vuole al suo fianco nel tour tedesco. A gennaio di quest'anno rappresentano l'Italia oltreoceano, prima all'International Blues Challenge di Memphis, la più acclamata battle of the bands in campo blues, e poi ospiti del Samantha Fish Cigar Box Guitar Festival di New Orleans.
Formati nel '77 in piena esplosione punk, con un nome ispirato da una canzone del leggendario Sonny Boy Williamson II, i Nine Below Zero di Dennis Greaves (voce, chitarra) e Mark Feltham (voce, armonica) decidono di andare controcorrente e mutuano l’energia del punk al sound viscerale del blues, con inserti di inebrianti ritmi e melodie della tradizione Motown. Tre album di successo negli Anni '80, cambi di formazione, lo scioglimento e progetti solisti di Greaves (The Truth) mentre Mark Feltham diventa uno dei più richiesti armonicisti del mondo (Rory Gallagher, Talk Talk, Oasis, Joe Cocker, Zucchero), fino alla reunion nel '90 e poi la nascita della loro Zed Records nel 2000, che pubblica sette album fino al recente 'Avalanche' nel 2019.
News inserita il
News inserita il