THE YOUNG GODS: I PIONIERI DEL SYNTH
I The Young Gods hanno spinto i limiti del suono oltre confini inimmaginabili per oltre trenta anni. Durante l'inverno 84/85, Franz Treichler e Cesare Pizzi ridefinirono la grammatica della musica rock usando macchine rudimentali, producendo un sound del tutto nuovo e quasi irreale. Con l'aggiunta di Frank Bagnoud alla batteria, il tutto prese forma e così nacque il progetto The Young Gods. I loro primi concerti furono come degli elettroshock: la loro musica era fatta di voce, batteria, sampler ed un muro di chitarra...ma senza chitarra: la loro musica era senza precedenti! Quando nel 1987 uscì il primo album della band, la stampa inglese proclamò il fenomeno: "The Young Gods are the New Thing, they are what happens next ...". Agli inizi degli anni 90 Al Comet sosituì Cesare Pizzi al sampler e la band cambiò rotta spostandosi su un sound più vicino al alternative rock molto di moda all'epoca. L'album "TV SKY" con il singolo "Skinflowers" in rotazione su MTV aprì le porte al mercato americano e artisti del calibro di David Bowie, U2 e Nine Inch Nails cominciarono a parlare dei The Young Gods come fonte di ispirazione. Nei primi anni 2000 la band si riformò e nel 2005 celebrarono il loro ventennale con un concerto memorabile al Montreaux Jazz Festival in compagnia dell'orchestra sinfonica di Losanna e con ospite speciale Mike Patton alla voce. Nel 2010 Cesare Pizzi ritorna nella band. Che cosa dobbiamo aspettarci dal futuro per i The Young Gods? Ad inizio 2018 la band ha ufficialmente finito di scrivere il loro dodicesimo lavoro in studio che vedrà la luce a Febbraio 2019, a cui seguirà un tour promozionale di presentazione che toccherà anche l'Italia per un unico esclusivo appuntamento.
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