Una produzione Les Enfants du Paradis_Festival della Narrazione di Arzo, Svizzera_ Esteuropaovest Festival
di e con
GIORGIO FELICETTI
testo teatrale di
Francesco Niccolini e Giorgio Felicetti
con la partecipazione di
VALENTINA BONAFONI
“Tutto è spaventosamente chiaro”. Pier Paolo Pasolini
MATTEI è storia di petrolio.
MATTEI è storia di giustizia annegata nel fango.
MATTEI è la storia di una stella di fuoco che cade il 27 ottobre 1962 a Bascapé.
Mi piacciono le figure umane paradigma del presente, e sia “l'Adriano operaio” protagonista del mio precedente lavoro, e ancor di più l'Enrico Mattei condottiero d'impresa, sono due facce simbolo della stessa medaglia: la storia del lavoro italiano.
Questo singolare personaggio "patriota", prefigura un'Italia che si riscatta da una guerra mondiale perduta tragicamente, dalla povertà atavica, dalle valigie di cartone dei nostri migranti.
MATTEI è la storia di un ragazzino nato e vissuto nelle Marche, ma che ben presto parte per Milano a cercare il futuro, qui fonda una piccola fortunata industria chimica e inizia a frequentare gli ambienti politici democristiani, partecipa alla Resistenza, nel dopoguerra fa rinascere l'Agip e fonda l'Eni, rivoluziona la politica energetica nazionale ed internazionale, fino a diventare “l'italiano più importante dopo Giulio Cesare”.
Teatro d'inchiesta, thrilling storico, giallo con ritmi da narrazione civile: MATTEI è racconto epico di una giustizia negata.
Il testo dello spettacolo, scritto a quattro mani con Francesco Niccolini, è frutto di una lunga ricerca fatta di testimonianze dirette, interviste a persone che hanno conosciuto Mattei, e di consultazione di libri, foto, film, documentari e soprattutto dei materiali prodotti dal tribunale di Pavia, sulla ricostruzione degli ultimi giorni di vita e sul giorno della morte del Presidente dell'ENI.
Lo spettacolo racconta un MATTEI sconvolgente, e getta una nuova, inquietante luce, su questa morte annunciata, primo tragico capitolo di quello che Pier Paolo Pasolini definisce il “romanzo delle stragi”. www.giorgiofelicetti.it