LEONARDO MANERA
in
L'OTTIMISTA
il Candido di Voltaire e la ricerca della felicità
regia di Marco Rampoldi
Ginevra, 1759: questo è l'anno di pubblicazione del Candido di Voltaire, subito condannato al macero dal Consiglio reggente della città. Condannato perché irriverente, goliardico, dissacratorio; dopo più di duecentocinquant'anni, ancora di straordinaria attualità.
Irriverente e dissacratorio perché sbeffeggia gli abusi del potere, il fanatismo religioso, l'ottusità diffusa. Goliardico per il modo in cui centra l'obiettivo con una profonda leggerezza.
“L'ottimista”, scritto da Leonardo Manera, che interpreta e reinterpreta il racconto di Voltaire dando voce e vita ai personaggi che ne costituiscono il cuore narrativo, evidenzia gli elementi comici e grotteschi che fanno parte anche del nostro vivere di uomini e donne del ventunesimo secolo.
Proponendo, infine, una possibile via per la felicità lontana da integralismi e dogmi di ogni tipo, senza pretendere che il nostro sia a tutti i costi il “migliore dei mondi possibili”.
“Non c'è effetto senza causa, tutto è necessariamente concatenato e ha come fine il meglio….” www.leonardomanera.it www.myspace.com/leonardomanera