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Comune di Ancona | Ministero per i Beni e le Attività Culturali | Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche Regione Marche | Provincia di Ancona | AMAT | Teatro Stabile delle Marche | Fondazione Cariverona ANfiTeatro KON G I U G N O | L U G L I O 2 0 1 2 conferenza stampa 20 giugno 2012 27 giugno | Anfiteatro Romano Centro Teatrale Rinaldini DA TEBE A COLONO da Edipo Re e Edipo a Colono di Sofocle un’idea di Adriana Stecconi regia Laura De Carlo 5 luglio | Anfiteatro Romano Teatro Stabile delle Marche - Progetto Archeo.S - System of Archeological Sites of the Adriatic Seas cofinanziato dal programma di Cooperazione Transfrontaliera Cross-Border Cooperation IPA-Adriatico in collaborazione con Strutture Primarie e con AMAT nell’ambito del progetto TAU Teatri Antichi Uniti L'ASSEMBLEA da Aristofane drammaturgia e regia Luciano Colavero ingresso gratuito 10 luglio | Anfiteatro Romano Teatro del Banchéro AGAMENNONE di Eschilo traduzione Pier Paolo Pasolini regia Pietro Conversano 15 luglio | Anfiteatro Romano Compagnia della Luna VIAGGI DI ULISSE concerto mitologico per strumenti e voci registrate scritto e diretto da Nicola Piovani 27 luglio | Anfiteatro Romano Associazione Teatrale Pistoiese / ArTè Stabile di Innovazione / Teatro dei due Mari MEDEA di Euripide con Pamela Villoresi regia Maurizio Panici 30 luglio | Anfiteatro Romano FUOCHI [lettura scenica] di Marguerite Yourcenar a cura di Adriana Stecconi ingresso gratuito COMUNICATO STAMPA Nella ricca proposta culturale del Comune di Ancona per l’estate che sta per iniziare, un gradito ritorno dopo il successo della stagione inaugurale dello scorso anno, è la rassegna di teatro classico che si svolge dal 27 giugno al 30 luglio nel suggestivo sito archeologico dell’Anfiteatro Romano. Il cartellone – realizzato dal Comune di Ancona in collaborazione con Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche, Regione Marche, Provincia di Ancona, AMAT, Teatro Stabile delle Marche e Fondazione Cariverona – partecipa al progetto regionale del TAU Teatri Antichi Uniti, rassegna che per il quattordicesimo anno consecutivo si svolge nei mesi di giugno, luglio ed agosto nei luoghi di interesse archeologico, anfiteatri, siti e spazi di straordinaria suggestione. L’inaugurazione il 27 giugno è con il Centro Teatrale Rinaldini che presenta Da Tebe a Colono, spettacolo nato da un’idea di Adriana Stecconi su regia di Laura De Carlo. “Partendo dallo splendido prologo “fuori scena” della Macchina infernale di Cocteau – scrive Adriana Stecconi nelle note allo spettacolo - proseguendo con Edipo Re siamo arrivati a Colono attraversando la vicenda di un uomo - più vittima che colpevole - che tramite l’espiazione trova nel dono di sé un senso alla propria parabola umana. Sfrondando i due magnifici testi sofoclei (Edipo Re e Edipo a Colono) di molte parti e lasciando il nudo scheletro umano di Edipo abbiamo cercato di tracciare un filo che come abbiamo dichiarato nel titolo ci porti “da Tebe a Colono”.” Il 5 luglio la stagione prosegue con L’Assemblea diretta da Luciano Colavero. Lo spettacolo – da testi di Aristofane con Chiara Favero, Andrea Pangallo, Francesco Villano e con la partecipazione degli allievi della Scuola del Teatro Stabile delle Marche – è una produzione del Teatro Stabile delle Marche nell’ambito del Progetto Archeo.S - System of Archeological Sites of the Adriatic Seas cofinanziato dal programma di Cooperazione Transfrontaliera Cross-Border Cooperation IPA-Adriatico in collaborazione con Strutture Primarie e con AMAT nell’ambito del progetto TAU Teatri Antichi Uniti. “Lavorare su Aristofane oggi e proporlo ancora una volta agli spettatori – si legge nelle note allo spettacolo - è una sfida necessaria. Le sue commedie parlano direttamente alla nostra indignazione, ci provocano, come solo i grandi classici sanno fare.” È un Agamennone tradotto da Pier Paolo Pasolini quello che porta in scena il 10 luglio Pietro Conversano con il Teatro del Banchéro. "Dio fa che finisca presto questa pena". Con parole cariche di angoscia s'inaugura l'Agamennone di Eschilo. La scena è ad Argo; la notte sta per finire, di un giorno di tardo autunno. Davanti alla reggia il guardiano avvista il messaggio di fuoco, che ripetuto di monte in monte, annuncia la presa di Troia giunta al suo decimo anno di guerra. Interpretano questo testo immortale Cristina Cirilli, Pietro Conversano, Stefano De Bernardin, Tiziana Marsili Tosto e Stefano Tosoni. È un appuntamento di grande fascino quello che attende il pubblico il 15 luglio con protagonista l’amatissimo Nicola Piovani in Viaggi di Ulisse un racconto in musica per strumenti che si concertano con voci registrate che recitano versi di poeti, da Omero a Saba. “I temi del racconto sono le emozioni che mi hanno lasciato le letture e l'immaginazione di alcuni viaggi di Ulisse – afferma Piovani - personaggio vecchio di tre millenni, figura di un fascino e di una meraviglia ancora oggi indecifrabili. Con la musica strumentale, ovviamente, non raccontiamo i fatti che solo la parola può descrivere. Ma la musica può tentare di materializzare la commozione che quei fatti ancor oggi ci suscitano. Il concerto mitologico Viaggi di Ulisse punta a ricreare in teatro l'incanto di quelle vicende odissiache che da sempre mi seducono; e spero di condividere quell'incanto innanzitutto col pubblico.” L’Ensamble Aracoeli - pianoforte, il contrabbasso, il sax, il violoncello, le percussioni, la tastiera elettronica – accompagnano il Maestro. Il 27 luglio la scena è per Medea. A dare vita a questo personaggio tra i più affascinanti ed estremi, un’attrice intensa e carismatica come Pamela Villoresi; al suo fianco - diretti da Maurizio Panici - nel ruolo di Giasone Massimiliano Franciosa. È proprio attraverso Medea che Euripide pone all'interno delle rappresentazioni tragiche un elemento di assoluta modernità. Medea, infatti, è la prima donna a mettere in discussione i rapporti tra uomo e donna, evidenziando una situazione di forza, contestando l'esistente, aprendo un contenzioso e lasciando intravedere nuove possibilità. Completano il cast Renato Campese, Maurizio Panici, Silvia Budri Da Maren, Andrea Bacci ed Evelina Meghnagi. La conclusione della stagione il 30 luglio è affidata alle voci di Laura De Carlo, Giovanna Grilli, Claudio Cinnitti e Marco Mondaini che danno corpo, in una lettura scenica curata da Adriana Stecconi, alle suggestioni di Fuochi opera della maturità di Marguerite Yourcenar. Fuochi è una raccolta di prose liriche sulla passione amorosa. I soggetti di ispirazione classica (da Omero, Sofocle) vengono riletti fuori dalla storia, elevati ad archetipi eterni da una scrittura espressionista. Per informazioni, vendita abbonamenti (settore A 50 euro, settore B 38 euro) e biglietti (dal 25 giugno): AMAT 071 2072439, 346 3778838, www.amat.marche.it. ufficio stampa AMAT | Barbara Mancia 335 7756368 27 GIUGNO 2012 Centro Teatrale Rinaldini DA TEBE A COLONO da Edipo Re e Edipo a Colono di Sofocle un’idea di Adriana Stecconi regia Laura De Carlo con Nicolò Barboni, Francesco Boemi, Bianca Damati Corinna Fortunato, Nicola Giorgetti, Giovanna Grilli Sofia Morini, Bianca Ottaviani, Giulia Parlanti Lisa Remia, Olivia Spadolini, Riccardo Stecconi e con Marco Mondaini I suoi occhi ricolmi di tristezza non guardano la Sfinge, ma lontano. La strada stretta che conduce a Tebe e che lo porterà fino a Colono. Kostantin Kavafis Continua, per il Centro Teatrale Rinaldini, la sfida di far apprezzare ai ragazzi il Teatro classico antico: avvicinandoli a questo mondo da “attori”, ma allo stesso tempo dando loro gli strumenti per divenire spettatori critici e consapevoli, liberando la loro creatività, pur legandoli a delle regole e ad una disciplina ben precisa, avvicinandoli alla poesia delle nostre più antiche radici, e affrontando temi che permeano l’Uomo a prescindere dal tempo e dallo spazio. Edipo: simbolo dell'impossibilità dell'Uomo di sottrarsi al proprio Destino. Edipo che vuol vedere, circondato da mosche cieche in una gabbia di bugie. Edipo, che di fronte alla verità, da sempre sotto gli occhi di tutti, si toglie la vista. Edipo, apolide, a Colono. Edipo avvolto nel mistero d'un rapido destino di morte senza affanni, senza dolore. Edipo: nugolo di scudi o schiera di uomini armati di lancia. Edipo: l'Uomo Edipo. Laura De Carlo Affrontare Edipo è stata per noi una sfida ed abbiamo cercato una delle tante possibili strade che avremmo potuto percorrere. Ci sentivamo maturi, come Centro teatrale Rinaldini di potere arrivare, dopo tanti anni di frequentazione classica, a tentare questa difficile prova. Partendo dallo splendido prologo “fuori scena” della Macchina infernale di Cocteau, proseguendo con Edipo Re siamo arrivati a Colono attraversando la vicenda di un uomo -più vittima che colpevole- che tramite l’espiazione trova nel dono di sé un senso alla propria parabola umana. Sfrondando i due magnifici testi sofoclei di molte parti e lasciando il nudo scheletro umano di Edipo abbiamo cercato di tracciare un filo che come abbiamo dichiarato nel titolo ci porti “da Tebe a Colono”. Non c’interessava il freudiano complesso d’Edipo, piuttosto volevamo raccontare la vita di uno e di molti cercando nei bellissimi cori la cifra stilistica che unisce in un grande affresco l’essenza della più pura tradizione classica. Poi, come in uno strano circuito mentale, ho trovato una bellissima poesia di Kavafis intitolata Edipo, e quei versi, posti nel nostro programma, sono stati per me la conferma che il nostro cammino aveva avuto ben altri viaggiatori. Adriana Stecconi 5 LUGLIO 2012 Teatro Stabile delle Marche - Progetto Archeo.S - System of Archeological Sites of the Adriatic Seas cofinanziato dal programma di Cooperazione Transfrontaliera Cross-Border Cooperation IPA-Adriatico in collaborazione con Strutture Primarie e con AMAT nell’ambito del progetto TAU Teatri Antichi Uniti L'ASSEMBLEA da Aristofane drammaturgia e regia Luciano Colavero con Chiara Favero, Andrea Pangallo, Francesco Villano e con la partecipazione degli allievi della Scuola del Teatro Stabile delle Marche Valentina Fulvio, Matteo Moretti, Silvia Paglioni, Arianna Primavera Matteo Principi, Nicola Santini, Nicholas Tiranti assistente alla regia Simona Rossi scenografia Alberto Favretto costumi Stefania Cempini un ringraziamento al Comune di Recanati, alla Fondazione "Luigi Mercantini" e al Comune di Ripatransone Lavorare su Aristofane oggi e proporlo ancora una volta agli spettatori è una sfida necessaria. Le sue commedie parlano direttamente alla nostra indignazione, ci provocano, come solo i grandi classici sanno fare. Nelle sue commedie Aristofane pone un problema degno di essere preso in considerazione: la democrazia, se non è già fallita, è sull'orlo del fallimento. Oggi sono molti i Paesi, fuori e dentro il bacino del Mediterraneo, che lottano per la democrazia. A volte la democrazia non c'è, spesso non è reale, altre volte non è affatto rispettata. Forse l'uomo non può essere un animale democratico. È un problema di governo o un problema costitutivo dell'uomo? Forse abbiamo bisogno di qualcuno che pensi e scelga al nostro posto. Forse l'unica libertà che ci renderebbe felici è quella dello schiavo. È una tragedia. D'altronde la comicità più alta, la più utile all'uomo, nasce sempre dalla tragedia, perché proprio nella giostra folle di una comicità in cui tutto rovina e si distrugge risorgeranno dalle proprie ceneri la ragione, la coscienza critica, il pensiero. Questo genere di comicità, intelligente e critica, è quella di cui abbiamo bisogno. Dobbiamo ridere, per alleggerirci e trovare la forza di non esitare di fronte all'azione. Dobbiamo ridere e fare qualcosa. 10 LUGLIO 2012 Teatro del Banchéro AGAMENNONE di Eschilo traduzione Pier Paolo Pasolini con Cristina Cirilli, Pietro Conversano, Stefano De bernardin Tiziana Marsili Tosto, Stefano Tosoni regia Pietro Conversano elementi scenici e costumi Nicole Marsano e Giovanna Ferrara architettura sonora Deeproject di Alessandro Petrolati e Carlo Fatigoni "Dio fa che finisca presto questa pena". Con parole cariche di angoscia, nella traduzione di Pasolini, s'inaugura l'Agamennone di Eschilo. La scena è ad Argo; la notte sta per finire, di un giorno di tardo autunno. Davanti alla reggia il guardiano avvista il messaggio di fuoco, che ripetuto di monte in monte, annuncia la presa di Troia giunta al suo decimo anno di guerra. Il Coro ricorda come Ifigenia fu sacrificata dal padre Agamennone e accenna al diffuso timore per le colpe del Re. Nelle parole della Regina Clitennestra, la donna dal cuore maschio, si riflettono dieci anni di dolore represso per la morte della figlia. La sua gioia per la caduta di Troia non inganna nessuno. Come posseduta da un selvaggio Daimon ella viene sospinta all'azione. Attende il ritorno del Re che arriva seguito da Cassandra, figlia di Priamo, sua schiava. Persuade lo sposo a entrare nel palazzo. Il Coro si fa ora teso e sinistro. Il tema dello Stasimo è ora la paura che vince la speranza. L'angoscia culmina nella scena centrale della tragedia, quando Cassandra catturata dal delirio profetico, rivive in una terribile visione tutte le atrocità che hanno contaminato la casa degli Atridi e svela la serie dei mali che verranno, conseguenza dei primi. L'uccisione di Agamennone è inevitabile. Dall'interno del palazzo solo gli urli del Re ucciso dalla Regina. La porta si spalanca offrendoci i cadaveri di Agamennone e Cassandra. Davanti a loro Clitennestra lorda di sangue ed Egisto, suo amante. Colpa chiama colpa e sangue chiama sangue. Nuova colpa rinasce e la vendetta non si ferma. Questa è la realtà del ghenos degli Atridi, un mondo caotico e primitivo non ancora regolato dalla forza della legge. 15 LUGLIO 2012 Compagnia della luna una produzione Casa editrice Alba VIAGGI DI ULISSE concerto mitologico per strumenti e voci registrate scritto e diretto da Nicola Piovani testi Konstantinos Kavafis, Omero, James Joyce, Torquato Tasso, Pindaro, Umberto Saba con Ensamble Aracoeli Andrea Avena contrabbasso Marina Cesari sax/clarinetto Pasquale Filastò violoncello Ivan Gambini percussioni Nicola Piovani pianoforte Aidan Zammit tastiere voci registrate Carlo Cecchi, Paila Pavese, Massimo Popolizio, Mariano Rigillo Virgilio Zermit, James Joyce, Siobhan McKenna, Chiara Baffi, Massimo Wertmuller Viaggi di Ulisse è un racconto in musica, per strumenti che si concertano con voci registrate. I temi del racconto sono le emozioni che mi hanno lasciato le letture e l'immaginazione di alcuni viaggi di Ulisse, personaggio vecchio di tre millenni, figura di un fascino e di una meraviglia ancora oggi indecifrabili. Con la musica strumentale, ovviamente, non raccontiamo i fatti che solo la parola può descrivere. Ma la musica può tentare di materializzare la commozione che quei fatti ancor oggi ci suscitano. L’organico comprende il pianoforte, il contrabbasso, il sax, il violoncello, le percussioni, la tastiera elettronica; e voci registrate che recitano versi di poeti, da Omero a Saba, voci che hanno un ruolo fondamentalmente sonoro. Il concerto mitologico Viaggi di Ulisse punta a ricreare in teatro l'incanto di quelle vicende odissiache che da sempre mi seducono; e spero di condividere quell'incanto innanzitutto col pubblico. Nicola Piovani 27 LUGLIO 2012 Associazione Teatrale Pistoiese/Artè Stabile di Innovazione/Teatro dei due Mari MEDEA di Euripide traduzione e adattamento Michele Di Martino e Maurizio Panici con Pamela Villoresi e con Massimiliano Franciosa, Renato Campese, Maurizio Panici Silvia Budri Da Maren, Andrea Bacci, Evelina Meghnagi regia Maurizio Panici progetto scenico Michele Ciacciofera elaborato da Giorgio Gori costumi Michele Ciacciofera luci Emiliano Pona musiche Luciano Vavolo canti Evelina Meghnagi Raccontare ancora una volta Medea è narrare da un lato quanto le passioni possano essere devastanti se non controllate, ma dall’altro come gli uomini attraverso sofisticati ragionamenti giustifichino scelte di comodo per il raggiungimento di una posizione sociale più alta all’interno di una comunità. Medea è anche una storia tremenda che le cronache recenti continuano a raccontarci suscitando orrore per un atto così orribile: ancora una volta la lezione dei classici ci fa riflettere sul nostro essere uomini di questo tempo, con l’immutata fragilità di sempre, e ci invita a partecipare al percorso doloroso della protagonista, percorrendo con lei tutta la gamma delle passioni e l’orrore per un gesto così tremendo e definitivo. La scena di Michele Ciacciofera evoca questo mondo di passaggio, questa transizione, delineando un cratere che è anche una landa desolata, un vuoto che viene abitato da Medea e che solo Giasone riuscirà a penetrare. Gli altri personaggi si muovono intorno a questo centro, ne raccolgono gli umori, ci raccontano le paure di Creonte e i sentimenti della polis verso la straniera, l’esule, colei che con la sua richiesta di pari dignità all’interno della struttura sociale di Corinto ne rovescia la visione destabilizzando i rapporti consolidati. Le musiche di Luciano Vavolo raccolgono suggestioni antiche ricollocandole con sensibilità contemporanea all’interno di un allestimento che privilegia fortemente il compito degli attori destinati a restituirci un distillato di parole ed emozioni che avvolgono lo spettatore in una partitura musicale serrata. Maurizio Panici 30 LUGLIO 2012 FUOCHI [lettura scenica] di Marguerite Yourcenar a cura di Adriana Stecconi con Laura De Carlo, Giovanna Grilli Claudio Cinnitti, Marco Mondaini Fuochi non è propriamente un libro di giovinezza: è stato scritto nel 1935; avevo trentadue anni. L’opera, pubblicata nel 1936, è riapparsa nel 1957 quasi senza ritocchi. […] Nato da una crisi passionale, Fuochi si presenta come una serie di prose liriche collegate fra di loro sulla base di una certa nozione dell’amore. […] Attraverso la foga o la disinvoltura di questo genere di confessioni quasi pubbliche, certi passi di Fuochi mi sembrano oggi racchiudere verità intraviste molto presto, ma che poi tutta la vita non sarebbe stata di troppo per tentare di ritrovare e di autenticare. Questo ballo in maschera è stato una delle tappe di una presa di coscienza. [Dalla prefazione di Marguerite Yourcenar] ABBONAMENTI [4 spettacoli] in vendita dal 20 giugno settore A 50 euro settore B 38 euro BIGLIETTI in vendita dal 25 giugno I viaggi di Ulisse, Medea settore A 20 euro settore B 15 euro Agamennone settore A 15 euro settore B 10 euro Da Tebe a Colono posto unico 5 euro L’Assemblea, Fuochi ingresso gratuito INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI AMAT 071 2072439 _ 346 3778838 www.amat.marche.it BIGLIETTERIA ALL’ANFITEATRO aperta da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo 346 3778838 INIZIO SPETTACOLI ore 21.30 Da Tebe a Colono, Fuochi ore 19 L’Assemblea ore 20.30 in caso di maltempo gli spettacoli si terranno al Teatro Sperimentale