AUDITORIUM RADIO POPOLARE•02/392411•VIA OLLEARO 5•MILANO•www.radiopopolare.it
BLOOM M0OVIE
Regia di Filippo D’Angelo - Riprese di Ezio Riboni - Docufilm - Durata 96 minuti
Venerdì 20 Aprile
AUDITORIUM RADIO POPOLARE
Live & Direct dalle ore 21.00 - fm 107.600
Via Ollearo 5 - Milano
dalle ore 21.00 - ingresso gratuito
Il Bloom è lieto di presentare a Milano, nel prestigioso Auditorium di Radio Popolare, il DocuFilm BLOOM M0OVIE.
La serata prevede, nella diretta, l'incontro con il regista, artisti e personaggi connessi al Bloom.
Il tutto condito da pillole di film e blitz live musicali a sorpresa.
Alla fine della diretta seguirà la proiezione del Film.
La scelta della location non è casuale. Il Bloom non è solo locale concerti, e Radio Pop è molto più di una Radio.
Percorsi che da 30 anni si intrecciano, viaggiano paralleli e poi si intrecciano nuovamente.
In comune un senso di appartenenza e valori condivisi, una gestione libera e indipendente anche se faticosa,
ma sempre e necessariamente in continua evoluzione.
Siamo molto grati alla Radio e per l'occasione Bloom invita gli ascoltatori, artisti, agitatori culturali
e anche curiosi, a partecipare a questo evento unico e dagli sviluppi incontrollati.
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Il Film
BLOOM M0OVIE
Regia di Filippo D’Angelo - Riprese di Ezio Riboni
Quelli del Bloom li chiamano Sviluppi Incontrollati. Trent’anni e più, dal maggio ’87 all’odierno che “continua”. Una media di due concerti e mezzo alla settimana che moltiplicati nel corso del tempo diventano migliaia. Ma il Bloom non è solo un music-club. E’ un luogo multifunzionale in cui trovano spazio svariate produzioni ed espressioni artistiche e nel quale convivono varie generazioni, sia tra chi lo fa, sia tra il pubblico. Gestito da una cooperativa sociale ha visto l’incessante succedersi di live musicali, film e relative rassegne, rappresentazioni teatrali (da quello d’avanguardia e di ricerca al teatro per bambini), incontri con scrittori, registi e diverse figure ed esponenti che operano in svariati ambiti socio-culturali. Spesso e volentieri e soprattutto nei mesi estivi il Bloom è “fuori”. Ovvero: è solito organizzare rassegne musicali senza nessuna barriera di “generi” e arene “visual” nelle quali vengono proiettati novità, cose poco viste, film indipendenti e classic-movies. Ho deciso di raccontare il Bloom (ci suonai con i Blak Vomit, la mia punk-band nell’92) con l’intento di farci stare il più possibile, sapendo, da subito, che è impossibile. Perché i fatti, gli aneddoti, le storie che hanno visto come protagonista questa location sono innumerevoli. Dagli amori sbocciati alle band che “saranno famose” (Nirvana, Primal Scream, Green Day, Sharon Jones, persino gli Havana 3 A.M. la band post-Clash orchestrata da Paul Simonon, tanto per citare alcuni nomi). Tramite un lavoro di sintesi ho voluto immortalare tutti gli input di ieri, oggi (e domani), l’arte degli incontri, gli artisti non solo quando sono sul palco ma anche quando si confondono tra il pubblico, il tu per tu tra ospiti, organizzatori e platea. Con il proposito di riuscire a raccontare alle nuove e future generazioni cosa sta dietro le quinte ad una realtà come questa. Così, per incuriosire ulteriormente e per dimostrare che volendo si può fare. Perché Bloom (r)esiste ed ha saputo attraversare, in modo più o meno indolore e tra alti e bassi, più decenni. Quasi una rarità nel nostro Paese e in certi ambiti in cui sono le culture “altre” ad essere le vere protagoniste.
Ho voluto sottolineare contesti, rapporti con il territorio, percorsi paralleli che si sono sommate agli avvenimenti successi nel locale di Mezzago. Per fare ciò mi sono avvalso della collaborazione di Ezio Riboni, mio inseparabile compagno in questa esperienza e fine cesellatore di immagini, del regista Tino Franco, del fotografo Stefano Borghesi e di Massimo Pirotta che ha coordinato tutto ciò che andava coordinato.
Ho “scartabellato” tra il passato e il presente: dai resoconti dei soci fondatori (con tanto di “prequel” in quanto molti di loro provengono dall’esperienza di Radio Montevecchia, una delle prime radio libere sorte in Italia e che iniziò le sue trasmissioni il 25 dicembre del ’75, cioè nel giorno di Natale…) ai componenti dell’attuale staff. Un “filo rosso” che attraversa la Brianza ma con gli sguardi oltre la stessa.
La colonna sonora è stata affidata quasi interamente a band emergenti, salvo alcune eccezioni, perché questo è sempre stato uno dei punti saldi del Bloom: dare, tra i primi, una possibilità a chi ha avuto difficoltà nel trovarla (seppur meritevoli), cercare nel nuovo che avanza, scrutare dove in pochi lo fanno.
Dentro, anche le impressioni di musicisti, scrittori, performer, esponenti poetry-slam, operatori nel mondo delle cooperative e dell’associazionismo, promoter, giornalisti, critici musicali e cinematografici. Il tutto per fornire una panoramica più ampia possibile.
Tra questi:
Aldo Castelli (presidente della cooperativa “Il Visconte di Mezzago che gestisce il Bloom), Andrea Castelli (Shandon, Firewater, Le Mine Vaganti), Andy (Fluon, Bluvertigo), Chiara Pederzoli, Claudio Agostoni, Cristina Donà, Daniela Giombini (Subway Production e tour manager dei Nirvana ’89-’91), Davide Passoni, Davide Sapienza, Diego “Dead Man” Potron, Enrico Molteni (Tre Allegri Ragazzi Morti), Giorgio Monti, Kissing Venus, Lorenzo Monguzzi (Zoo, Mercanti di Liquore, musicista di Marco Paolini), Marco Philopat, Mario Ruggeri, Massimiliano Rossin, Mauro Ermanno Giovanardi, Miko Cantù (The Backseat Boogie), Nando (Senza Benza), Mauro Gervasini, Paolo Agrati, Paolo Castelli, Punkreas, Rodrigo D’Erasmo (Afterhours), Vittoriano Ferioli, Vittorio Pozzati.
Buona visione
Filippo D’Angelo
Colonna sonora a cura di: Carnival Of Fools, Usual, The Gaffas, Maledetta Dopamina, Jezoo, G. Testa, Melloncek, Psychovox, Diego “Dead Man” Potron, Pipsiranja Posse, Kissing Venus, Babylonish
Info
BLOOM/ALL AREAS CONCERTI
Norberto Ambrosiano