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ssimamente Da un'idea di Valerio Salvi, Daniele Amendola e Pietro Pace Dal 14 al 26 aprile con: Pietro Pace Daniele Amendola Daniela Virgilio regia: Valerio Salvi “Il tempo” diceva Sant'Agostino “é il tempo dell'anima”. Ma i secondi, i minuti, le ore, i giorni, i mesi e gli anni, ci hanno portato via la possibilità di concepirlo così. Cosa succederebbe se il tempo comune a tutti assumesse un carattere individuale? Ed ognuno avesse così i “suoi” tempi? Non sarebbe più il tempo ad entrare a far parte di noi e a dettarci i ritmi di vita, ma saremmo noi ad entrare nel tempo e gestirlo a seconda dei “nostri” ritmi. In questo caso, per esempio, la velocità nel fare le cose cambierebbe a seconda degli umori con cui siamo portati a farle. Potrebbe succedere che la tristezza ci faccia fare le cose molto lentamente e la felicità con più velocità. Che la rabbia ce le faccia fare sbagliate, che la calma e la tranquillità ce le faccia fare nella maniera giusta. Forse, non ci sarebbe più una pressione psicologica, ma la ricerca di un educazione che faccia stare più sereno e tranquillo ogni individuo, così che possa fare le cose per bene! Il nostro lavoro parte da questi piccoli infiniti presupposti. Essendo un lavoro che cerca la poetica di tutto ciò non servirà a dare nessuna soluzione, ma potrebbe creare i giusti stimoli per riflettere. Seconda Serata Prossimamente Enzo M. Cilento e Andrea Palomba “Facciamo holding, a questo punto, direttore; facciamo outing, facciamo jogging”. “Scusi, ma che cosa dice?” – mi verrebbe da dire. Il Made in Italy e il Potere della televisione: ma non solo. Una valletta, un direttore, giornalisti e addetti all’ottimizzazione. Quattro personaggi (o almeno le loro ombre) riuniti tutti in una piccola redazione e alle prese con un nuovo talk show diventano il pretesto drammatico per fare il punto sullo stato attuale dell’informazione in Italia e sulla corrispondenza tra i propri sogni personali e la propria condizione; l’occasione per inscenare una danza per certi versi grottesca e macabra su missione e dismissione della propria “ragion d’essere”. Vibrante, plumbeo e insieme pieno di ironia, il testo è tutto riassunto nell’arte del parlare più o meno consapevolmente sul nulla. dal 24 al 29 marzo 2009 Prenota per avere diritto alla riduzione